Campania Teatro Festival: Razza Sacra a Baiano

Debutta in prima assoluta, alle ore 22.30 alle Praterie del Gigante del Real Bosco di Capodimonte, La macchia, testo e regia di Fabio Pisano. In scena Francesca Borriero, Michelangelo Dalisi ed Emanuele Valenti. Un giovane uomo bussa alla porta dei proprietari del suo appartamento per avvisare che nel suo bagno una perdita d’acqua ha provocato una macchia di umido sul soffitto. Tuttavia, i proprietari dell’appartamento non sono propensi all’ascolto. Il dialogo si fa violento, sempre più aspro: «Il testo vive di una profonda incomunicabilità tra i dramatis personae presenti sulla scena; un’incomunicabilità al limite con l’assurdo – spiega il regista Pisano».

A Capodimonte, presso il Giardino paesaggistico di Porta Miano alle ore 21,andrà in scena Il giornale parlato: informazione in scena. Giornalismo, fotografia, video e musica, testo e voce sono a cura di Livia Grossi. Nel corso dell’evento, la giornalista trasformerà la scena in una pagina di magazine mostrando le ricerche realizzate sul campo. Il reportage teatrale Italia – Senegal. Emigrazione al contrario è una riflessione sulla complessa realtà dell’emigrazione che, in tempo di crisi, può incrociare e invertire le rotte. Al termine dello spettacolo, Livia Grossi intervisterà il cittadino napoletano-senegalese Pierre Preira, mediatore culturale, formatore e presidente dell’Associazione dei Senegalesi di Napoli.

Tra gli eventi in Regione, prima assoluta per Razza Sacra, un progetto teatrale di Mariano Lamberti e Riccardo Pechini, che debutterà al Teatro Colosseo di Baiano alle ore 21.In scena Elena Arvigo, Pasquale Di Filippo e Caterina Gramaglia. Nel centenario della nascita di Pasolini, lo spettacolo porta in primo piano le rappresentanti della razza sacra che l’intellettuale affrontò nella sua opera. Attorniato dalle figure femminili di Laura Betti, Oriana Fallaci, Maria Callas e Silvana Mangano, Pasolini rivive in un carosello che abbandona presto la cronaca per diventare visione, intrigo kafkiano, film noir, tra ricordi, atmosfere e omicidi.

Lontano, la sezione Letteratura a cura di Silvio Perrella, prosegue con Dall’Irpinia d’Oriente, incontro con Franco Arminio, presso il Giardino dei Principi di Capodimonte alle ore 19. L’Irpinia d’Oriente è l’espressione con cui il poeta definisce la sua città d’origine. Arminio si metterà a nudo scandendo per il pubblico un canzoniere che attraversi la sua produzione poetica.

Tra i Progetti speciali, prosegue il workshop RACcordi! presso la sala della Scuola di recitazione del Teatro di Napoli a Palazzo Fondi.Èil primo workshop gratuito di formazione e confronto di R.A.C. (regist_ a confronto), prima associazione di categoria per regist_ teatrali in Italia. È rivolto a otto interpret_ e dieci fra regist_ e alliev_ regist_, in qualità di uditrici e uditori, sul testo Il cerchio di gesso del Caucaso di Bertolt Brecht a cura dei seguenti regist_ di R.A.C.: Monica Ciarcelluti, Giuseppe Maria Martino, Giuliano Scarpinato, Dario Aita e Alessandra Giuntini con la speciale partecipazione di Davide Iodice. L’attività è stata ideata e organizzata con il sostegno del Campania Teatro Festival in collaborazione con l’Associazione Culturale Vesuvioteatro.org e Teatro di Napoli – Teatro nazionale. Ogni regista condurrà, quindi, una giornata di laboratorio nella quale entrare in azione secondo contenuti e linguaggi esplorati nel proprio percorso creativo.

Orizzonti di Gloria di Stanley Kubrick inaugurerà la sezione Cinema. La visione, che si terrà presso il Giardino dei Principi di Capodimonte alle ore 22.00, sarà preceduta, alle ore 21.00, dall’incontro con Luisa Percopo (direttrice dell’Italian Film Festival di Cardiff), Roberto Roversi (direttore dei Viaemiliadocfest di Modena)e Antonio Spagnuolo (presidente del Laceno d’Oro).

Tra gli altri appuntamenti della giornata: Come un albero la mia voce racconta, a cura di Martina Baldi e Antonella Ippolito, presso il Teatrino del Belvedere/Pagliarone di Capodimonte alle 17,per gruppi di massimo 10 partecipanti. Il progetto nasce in risposta al lungo silenzio che ha accompagnato il periodo di confinamento per la pandemia di COVID-19. Tra le mura di casa, dolorosa è stata l’esperienza del non poter comunicare. È necessario, ora, ritrovare contatto con il sé e con il mondo. Il mezzo, per farlo, è la voce: ascoltarla e farla ascoltare, lasciarla risuonare nella Natura per riconnettersi con il senso profondo dell’esistenza. Come un albero la mia voce racconta è un’esperienza interattiva che mira ad armonizzare parti di sé, a metà tra terra e cielo, come un albero, in eterno equilibrio fra struttura e libertà.

Continuano, infine, le Visite guidate a piedi, per scoprire i viali e gli edifici storici del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Il punto di raccolta è presso il Belvedere (Porta Grande) alle ore 18 per un massimo di 20 partecipanti.

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