Formazione e professionalità: la nuova sfida delle aziende green europee

Nella città dell’Aia in Olanda, ieri 12 maggio, si è svolto il Presidium 2022 di ELCA (European Landscape Contractors Association – nata nel 1963 a Bruxelles) alla presenza di tanti delegati europei dei seguenti paesi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda del Sud, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Svizzera, Olanda, Spagna, Turchia, Canada e Giappone.

È stata un’importante giornata, perché è stato riconfermato il Presidente Henrik Bos (Finlandia) ed eletti i due Vicepresidenti: Hervé Lançon (Francia) e Kenneth Lundin (Svezia), ed anche perché è stato un importante momento di confronto e scambio, tra i diversi paesi presenti, sui temi del verde e del paesaggio in Europa, e non solo, vista la presenza anche dei delegati del Canada e del Giappone.

Ci si è principalmente soffermati molto sulla formazione e professionalità della manodopera e progettisti delle aziende green, a tal riguardo, con molta serietà e determinazione, ELCA continua il progetto Erasmus per studenti e per le imprese associate, interessati a frequentare uno stage, di uno o tre mesi, presso aziende estere. Si è inoltre, discusso dell’opportunità di creare sinergie, grazie al progetto “Sogreen”, che unisca 7 associazioni del paesaggio per organizzare meglio i nostri progetti da proporre alla UE.

Per rafforzare la collaborazione tra le diverse associazioni europee del verde e del paesaggio è stata presentata anche la piattaforma europea di ELCA, attraverso la quale le associazioni socie, possono pubblicizzare i propri eventi, iniziative e problematiche.

In questa occasione si è festeggiato, insieme alla delegazione canadese, i 100 anni della loro associazione CNLA – (Canadian Nursery Landscape Association) e per questo anniversario è in calendario per il 2023, la visita in Canada da parte dei soci ELCA.

Nel Presidium del 2022, la delegazione italiana ha proposto, quindi, con maggior forza la posizione di creare, nei propri paesi, un numero sempre più elevato di corsi professionali per formare al meglio le maestranze e creare i nuovi manager del green, priorità questa basica per l’attuazione del new green deal a livello europeo. “Infatti, si deve lavorare non solo per un verde ornamentale ma anche per un verde funzionale, cioè non più solo per soluzioni visive – come dichiarano il segretario Alberto Patruno e il project manager Maurizio Lapponi – ma anche lavorare attivamente per rendere l’ambiente, il verde una soluzione naturale alla sfida climatica, per assorbire l’anidride carbonica e aumentare la biodiversità e il benessere umano”.

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