Intervista a Luigi Lorenzi, stella nascente del Parkour, membro del Team Jestion

Quante volte ci è capitato di pensare al fatto che spesso il successo porta le persone a montarsi la testa? Beh al quel punto fa sempre piacere notare che non per tutti è così. Sto parlando per la precisione di Luigi Lorenzi, stella nascente del Parkour, membro del Team Jestion, gruppo sicuramente noto agli appassionati di questa disciplina. Il nostro simpatico Luigi si è dimostrato disponibilissimo nonostante i molti impegni che questo sport a tali livelli può portare e sopratutto questo denota una grande umiltà da parte di questo giovane ragazzo che sicuramente non nuovo alle interviste non si è tirato indietro davanti ad una intervista più “personale”, ma questo lo capirete sicuramente anche voi. Come ti sei avvicinato alla disciplina del Parkour? “E’ iniziata guardando video su Youtube, come tutti immagino, provi ad imitare i movimenti e i salti e poi impari che dietro c’è una grande preparazione atletica e psicologica… Sbattendo la testa si impara!” Come hai partorito l’idea di formare il Team Jestion insieme ai tuoi colleghi ed amici? “Il Team Jestion nasce un anno e mezzo fa, dall’esigenza di ognuno di noi di creare qualcosa che potesse rappresentare veramente chi siamo e cosa ci piace fare, così da poter sviluppare tutte le nostre capacità e passioni, come ad esempio la video produzione, la didattica e l’allenamento, la creazione di capi d’abbigliamento firmati Jestion e così via.” Ci sono state difficoltà durante il tuo cammino? “Si certo, ma il Parkour ci insegna sopratutto a superarle!” Questa è una domanda che tocca molto tutti i giovani praticanti, come hanno reagito i tuoi genitori quando hanno saputo che praticavi questo sport? “Non ricordo benissimo dato che ero solo un bambino, ma ricordo che erano preoccupati, com’è giusto che sia.” Ora che sei un atleta affermato come si comportano? “Ora sono molto contenti di vedermi in giro per il mondo, in televisione o su Youtube! Ormai sanno che faccio quello che mi piace davvero e che è una cosa seria.” Da cosa trai ispirazioni per i tuoi video? “Viaggiando si hanno moltissimi stimoli! Raccontando le nostre avventure con foto e video cerchiamo di ispirare sopratutto le persone che le guardano, farle per così dire alzare dalla sedia e uscire fuori, per provare a fare lo stesso!” Com’è stato partecipare ai Guinness World Record? “E’ stato fantastico vedere da vicino il mondo della televisione! Un esperienza indimenticabile, che altro dire?” Complimenti per il video in Malesia, com’è stato vivere quest’esperienza? “Nel nostro ultimo viaggio siamo finiti in Malesia, a sud dell’Asia, dove siamo stati teletrasportati letteralmente da città enormi e futuristiche come Kuala Lumpur e Singapore, a giungle sperdute e isole deserte nel Borneo, dove abbiamo conosciuto le grandi comunità di Parkour della zona e abbiamo scambiato anche in saluto con scimmie, serpenti e tartarughe marine! Sono dell’idea che il mondo è un libro, e per leggerlo tutto bisogna viaggiare!” Ormai sei famoso in Italia e non solo, com’è essere una celebrità? “Ahahahah.. No dai, non mi sento assolutamente famoso, so di essere conosciuto diciamo nel mondo del Parkour, e questo mi rende molto felice, ma so anche di avere la responsabilità di trasmettere la pratica della disciplina in modo consapevole. So di essere un esempio per tanti praticanti, quindi cerco di essere diciamo.. un buon esempio!” Il buon Luigi però non pecca certo di professionalità, infatti alla domanda “Quali sono i tuoi progetti per il futuro?” Lui ha risposto così:”Qui ci sono dei segreti professionali ahahah, ti dico solo che stiamo organizzando di girare un video qui in Italia, a dimostrazione del fatto che spesso non serve andare in capo al mondo, di posti incredibili ne abbiamo anche noi, e non pochi!” Eccoci alla fine di questa nostra chiacchierata, per salutarci cosa consigli ai giovani praticanti del Parkour che incappano nelle difficoltà quotidiane della vita? “Per me il Parkour è stato davvero uno sfogo nel quale incanalare tutte le mie energie e trovare una via d’uscita a quelle che sono state le difficoltà più grandi della mia vita fino ad ora. Sono convinto del fatto che nessuno sia predestinato a qualcosa, o che la nostra vita sia già stata scritta da qualche parte, tutto si può fare, basta non arrendersi mai di fronte agli ostacoli!” Cosa dire.. Spero che manterrai lo stesso spirito giovane e forte anche quando sarai in cima, ma ricorda sempre da dove sei venuto e sopratutto le persone che ti sono sempre state vicine, detto questo in bocca al lupo per le sfide future e porta alta la nostra bandiera nel mondo, grazie ancora caro Luigi per questa splendida intervista e continua così, siamo tutti con te! Alessandro Amico