Teatro Gesualdo, dal 17 luglio la prima stagione estiva

Sette spettacoli nel segno della musica per la prima stagione estiva del Teatro Carlo Gesualdo.

Il Comunale di Avellino raddoppia e presenta al pubblico il teatro all’aperto nella suggestiva location del Parco del Gesualdo, con un cartellone costellato di star e concerti, tra prime assolute e speciali anteprime per la città di Avellino.

Come annunciato all’atto dell’insediamento dal presidente Luca Cipriano, in questi mesi il nuovo Consiglio di Amministrazione ha lavorato per realizzare, per la prima volta in assoluto in nove anni di attività del Teatro, anche una stagione estiva, che sarà dedicata a Marco Matarazzo, il giovane artista avellinese recentemente scomparso.

Il teatro all’aperto, con ingresso da via Fricchione, accoglierà 350 spettatori, 200 in platea e 150 nella gradinata allestita per il grande debutto. Un percorso raffinato e accattivante che partirà dal jazz inconfondibile di Danilo Rea, passando per la dimensione musicale ed emozionale di “Musica Nuda” di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti e il teatro musicale anni ’30 che mette buon umore delle Sorelle Marinetti.

Si prosegue con la rilettura della grande tradizione musicale sudamericana del ‘900 di Marina Bruno e il DotGuitar Quartet, il jazz accattivante e inconfondibile di Cinzia Spata e Jazz in Trio, il sax di Francesco Cafiso e Island Blue Quartet.

Gran finale con Stefano Bollani, il 9 settembre, che arriva per la prima volta ad Avellino in scena con il suo “Piano Solo”.

Dal 17 luglio al 9 settembre sarà grande musica.

«Con la stagione estiva allestita nel Parco del teatro portiamo contenuto nei contenitori costruiti dall’Amministrazione in città – spiega il presidente del Cda Luca Cipriano -. Presentiamo non eventi sporadici ma una vera e propria stagione estiva, in grado di far vivere il parco e il teatro all’aperto del Gesualdo. La proposta artistica del Gesualdo sarà sempre più ricca e diversificata nei generi. Al decimo anno di attività, il Comunale si conferma punto di riferimento per compagnie artistiche nazionali e internazionali, senza dimenticare che sono sempre più i cittadini delle province vicine che ci raggiungono premiando la nostra proposta».

La stagione estiva è realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, partner artistico del Gesualdo, e con l’Associazione musicale “I Senza Tempo”, con la direzione artistica di Luciano Moscati.

I biglietti saranno in vendita al botteghino di piazza Castello da martedì 14 giugno. Info telefono 0825771620, sito www.teatrogesualdo.it.

Su il sipario con il pianoforte di Danilo Rea e il suo imperdibile omaggio a Fabrizio De André, domenica 17 luglio, alle ore 21 (Teatro all’aperto Carlo Gesualdo, biglietti 12 euro).

Sarà il pianoforte del musicista vicentino a rileggere in chiave jazzistica un repertorio che spazia dai grandi classici come La Canzone di Marinella o Bocca di Rosa per arrivare a composizioni di una lunga carriera che si prestano perfettamente alla vivacità improvvisativa di Rea. L’omaggio a De André è un progetto nato al festival di Berchidda nel 2005, che ora approda ad Avellino in una formula collaudata da una lenta e progressiva maturazione, dopo aver percorso chilometri, in Italia e in Europa. Un appuntamento da non perdere, per gli amanti del jazz e per gli appassionati di uno dei massimi interpreti della canzone d’autore italiana.

Martedì 20 luglio, alle ore 21 (Teatro all’aperto Carlo Gesualdo, biglietti 20 euro) sarà la volta di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti e la loro “Musica Nuda”. L’alchimia vincente del duo, dopo centinaia di concerti in Italia e all’estero, approda per la prima volta ad Avellino. In scena uno spettacolo originale, colto e popolare, semplice e complesso, tra jazz e canzone d’autore, passando per contaminazioni rock e un po’ punk, senza dimenticare la musica classica. Assistere ad un concerto di Musica Nuda è come entrare in una dimensione musicale ed emozionale inaspettata dove la voce di Petra Magoni e il contrabbasso di Ferruccio Spinetti ammaliano lo spettatore trasportandolo in mondo sonoro da cui difficilmente deciderà di uscire. In scaletta sia le canzoni del nuovo disco “Complici”, alcuni grandi classici e cover  di Guarda che luna, Il cammello e il dromedario, Come together, a cui si aggiungono brani mai incisi da Petra e Ferruccio come Tu, forse non essenzialmente tu di Rino Gaetano o Arrivano i cinesi di Bruno Lauzi.

Domenica 24 luglio, alle ore 21 (Teatro all’aperto Carlo Gesualdo, biglietti 20 euro) in scena Le Sorelle Marinetti, in “Non ce ne importa niente”, di Giorgio Bozzo, con la regia Max Croci.

Nicola Olivieri, Andrea Allione e Marco Lugli, in arte Turbina, Mercuria e Scintilla Marinetti, porteranno in scena non è un semplice concerto, ma una vera e propria piece di teatro musicale, che propone allo spettatore un viaggio temporale a ritroso, verso gli anni ’30. In scena un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono buon umore, cantate da un trio di “ragazze” davvero particolari, che, affascinate dall’esperienza artistica e umana del Trio Lescano, si calano nei panni di tre signorine degli anni ’30 per raccontare con gustosi sketch la società del tempo e per interpretare i più grandi successi di quegli anni in perfetto falsetto e “canto armonizzato”. A sostenerle, l’Orchestra Maniscalchi diretta dal Maestro Christian Schmitz (vero mentore delle Sorelle) e l’ugola d’oro del cantante Gianluca De Martini.

Domenica 29 luglio, ore 21 (Teatro all’aperto Carlo Gesualdo, biglietti 12 euro) in programma Sudamerica, con Marina Bruno e dotGuitar Quartet (L.Matarazzo, P.Viti, M.Tamburrini, G.Allocca). Il sodalizio artistico tra Marina Bruno, interprete raffinata della melodia colta e popolare napoletana, e il dotGuitar Quartet, formazione di spicco nel panorama chitarristico mondiale, nasce da una chiara spinta creativa e quindi innovativa: la rilettura della grande tradizione musicale sudamericana del ‘900 arrangiata ed interpretata in una formazione (voce e quartetto di chitarre) che ridona a questo tipo di repertorio una forza evocativa ed emozionale di grande impatto. Questo viaggio nella musica del latinoamerica ripropone i grandi autori che hanno reso celebre la canzone “colta” sudamericana: il celeberrimo bandoneonista e compositore Astor Piazzolla, il più grande cantante di tango del ‘900, Carlos Gardel, per poi continuare con Juan Luis Guerra, Consuelo Velasquez, Luis Miguel, Cesaria Evora, Anibal Troilo, Ariel Ramirez.

Giovedì 4 agosto, alle ore 21 (Teatro all’aperto Carlo Gesualdo, biglietti 12 euro), in scena Cinzia Spata “Sing Swallow”. Featuring Giovanni Mazzarino, Steve Swallow, Adfam Nussbaum. Il progetto artistico che vede la bravissima cantante Cinzia Spata(anche in veste di autrice di alcuni testi)  cantare la musica di Steve Swallow lo si deve all’incontro artistico tra Steve Swallow e Giovanni Mazzarino nel 2000, i quali pensando all’idea di una possibile band coinvolgono il sapiente drumming di Adam Nussbaum. Ecco che nel 2001 nasce il progetto musicale Jazz in trio. Steve Swallow ad oggi il bassista più richiesto al mondo oltre che per la sua bravura anche per il suo particolare suono, ha collaborato con molti musicisti tra i quali ricordiamo Benny Goodmann, Th. Monk, Paul Bley, Pat Metheny, Carla Bley, John Scofield, Tom Harrell, Joe Lovano  e tanti altri ancora.
Questo progetto speciale sarà un evento imperdibile

Lunedì 22 agosto, alle ore 21 (Teatro all’aperto Carlo Gesualdo, biglietti 12 euro) sarà la volta di Francesco Cafiso  e Island Blue Quartet in “Moody’n”. Un evento speciale per il pubblico del Gesualdo, che potrà ascoltare in assoluta anteprima i brani del nuovo cd. Si sono versati fiumi d’inchiostro per descrivere ed esaltare le doti di Francesco Cafiso, giovane talento siciliano, ormai non più promessa ma solida realtà del jazz internazionale e questo suo nuovo progetto musicale “Island Blue Quartet”  ne è la prova . Cafiso incarna un forte legame con la tradizione e il glorioso passato del suo strumento. Nel suo fraseggio non mancano numerosi riferimenti ai mostri sacri della storia del jazz da Charlie Parker a John Coltrane, da Eric Dolphy a Jackie Mclean e, al tempo stesso, ha la tendenza ad oltrepassarne i limiti storico-stilistici mostrando grande personalità e straordinarie idee. Tutto ciò con il contributo artistico  garantito dal lirismo interessante ed intrigante del giovane trombettista Dino Rubino ,dal ruolo di regia assunto dall’essenziale pianoforte di Giovanni Mazzarino, dalle linee del contrabbasso di Rosario Bonaccorso, dallo swing leggero e dal suono robusto, quanto occorre in una formazione di stampo cameristico, nella quale manca l’apporto timbrico e ritmico della batteria.

Gran finale venerdì 9 settembre, alle ore 21 (all’interno del Teatro Carlo Gesualdo, platea euro 28 galleria euro 18) con Stefano Bollani in “Piano Solo”.

Diventato noto al grande pubblico per le sue partecipazioni a programmi tv e le collaborazioni con grandi nomi della musica leggera e attori, oltre che per la sua trasmissione radiofonica “Il Dottor Djembè”con David Riondino su Radio 3, Bollani porterà in scena la sua musica eclettica e ricca di citazioni. Un artista che ama scherzare ed improvvisare con il pubblico cui regala uno spettacolo di altissimo livello. Gran finale con il Jazz del pianista milanese, giudicato dalla critica una delle personalità musicali più importanti del mondo, soprattutto alla luce dei suoi più recenti successi discografici (in particolare con un “tutto Gershwin” strabiliante) e concertistici con il maestro Riccardo Chailly e la straordinaria Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Tredici anni fa un referendum tra i giornalisti a cura della rivista specializzata “Musica Jazz” lo proclamò il miglior nuovo talento del 1998.Dal gennaio 2009 è autore di tutte le sigle del palinsesto di “Radio Rai 3”. Il 15 luglio 2010 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa della Berklee College of Music, con solenne cerimonia a Umbria Jazz, Perugia.