Amori e veleni di Giulia Tofana di Adriana Assini, gli “Aironi di carta” di Francesco Testa e Giulia Fera, la “Nebbia su Durban” della italo-svizzera Sina Merino il 12 giugno a Salerno

Prosegue la gara tra i 52 autori di novità letterarie per l’assegnazione del Premio costadamalfilbri 2017, maiolica della tradizione ceramista vietrese realizzata da Nicola Campanile,  nell’ambito dell’XI edizione di ..incostieraamalfitana.it  Festa del Libro in Mediterraneo.
Lunedì 12 Giugno presso la Libreria Imagine’s Book di Salerno sono di scena  “Giulia Tofana. Gli amori, i veleni” di Adriana Assini edito da Scrittura & Scritture, “Aironi di carta” di Giulia Fera e Francesco Testa pubblicato da Graus, “Nebbia su Durban” di Sina Merino edito da Swiboo.
Nella Roma barocca di Urbano VIII di “Giulia Tofana. Gli amori, i veleni” della scrittrice e pittrice Adriana Assini, trionfa l’arte e imperano le feste, ma anche il Tribunale dell’Inquisizione lavora senza soste. Le leggi le fanno ancora gli uomini
e le donne le subiscono, assieme ai matrimoni imposti e ai maltrattamenti non puniti, prepotenze a cui nessuno, nemmeno il Santo Padre, intende porre rimedio. La musica cambia, però, quando nella città sul Tevere approda una bella forestiera, Giulia Tofana, giovane plebea di dubbia morale e cuore schietto. Innamorata persa di un barone e amante di un bel frate, non ne sa di scienza né di lettere, ma a forza di trafficare con l’arsenico e l’antimonio, ha messo a punto la formula di un veleno che non lascia tracce, non desta sospetti.
In “Aironi di carta” di Giulia Fera, educatrice di comunità per minori a rischio devianze, e dello psicologo e psicoterapeuta Francesco Testa, Rosaria è un’adolescente abusata che tenta di cambiare la sua sorte, di uscire fuori dalla forte sensazione di sconfitta. La sua giovane vita si modifica grazie a incontri preziosi, proprio quando ogni cosa sembrava risucchiata in una voragine senza fine: padre Celestino, Elvira, don Gaetano e Martina, l’educatrice che ha saputo anteporre il calore della relazione umana alla rigidità delle regole. Tutti loro le trasmettono qualcosa, le insegnano che si può invertire la rotta, camminando, passo dopo passo, verso il nuovo, con la speranza nel cuore, anche quando tutto sembra remare contro.
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La vita di Tristan Damiani, in “Nebbia su Durban” della scrittrice italo-svizzera Sina Merino, con fama di successo e ambizioso negoziatore di materie prime, si aggira quotidianamente attorno a tanti soldi, status symbol e freddezza. Potente in affari, in privato domato e premuroso. La sua vita s’imbatte in una torsione fatale, quando trova nella cassetta delle lettere l’invito per l’apertura di un testamento. L’incertezza lo tormenta per notti fino al giorno della pubblicazione del testamento. Viene a sapre che eredita un castello e diviene di colpo azionista di maggioranza della storica Rossi Holding, per la quale negozia ogni giorno il loro derivato da caffè e lo valuta analiticamente. Improvvisamente e inaspettatamente si vede confrontato con il suo passato, sul quale non si è mai interrogato. Ed eccolo in mezzo al percorso che lo porta alla scoperta di sé stesso. Perché è stato chiamato all’ eredità da sconosciuta signora? Chi sono in realtà i suoi genitori?
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Gli autori sono affidati alle interviste di Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it, e di Rossella Graziuso, blogger “donneallospecchio.blogspot.it“, con le sottolineature musicali di Vincenzo Pagliara.
L’XI edizione della Festa del Libro in Mediterraneo, dedicata ai bambini di Amatrice e di Aleppo, si fregia quest’anno anche del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea.