Fiera di Calitri – Bene l’incontro con Diocesi e Legambiente

CALITRI – Alla Fiera di Calitri, con la proiezione del film “La Terra dei Lupi”, torna di attualità la discussione sul futuro del Formicoso e di tutte quelle zone a rischio desertificazione. Come una terra può rialzare lo sguardo e tramite i giovani determinare la svolta che una politica sempre più in affanno non riesce più a dare, è stato il filo rosso che ha attraversato tutti gli interventi. Inoltre, è stata l’occasione per celebrare e discutere della 6^ Giornata per la Salvaguardia del Creato, e che proprio presso il centro fieristico ha voluto porre sotto la lente il territorio e le sue emergenze.
«Il film – come ha dichiarato Gerardo Di Pietro in rappresentanza dei Forum e del Comune di Morra De Sanctis – è un atto di riflessione sulle condizioni delle nostre comunità e nello stesso tempo è un modo per lanciare l’allarme su quanto sta accadendo in Irpinia».
Luigi Di Maio, Amministratore Delegato della Fiera di Calitri ha ripercorso la storia di quella sciagurata ipotesi di discarica e nello stesso tempo ha posto l’accento sull’urgenza di dare al Formicoso una definita valorizzazione. «Altrimenti – ha dichiarato Di Maio – ci ritroveremo ancora a protestare. Adesso, occorre proporre e raggiungere un risultato».
Ha preso parte ai lavori anche, Antonio Di Ninno ex assessore all’Ambiente della Comunità Montana “Alta Irpinia” e Virgilio Caivano, presidente dell’Associazione Piccoli Centri Europei. Quest’ultimo ha osservato come la lettura del film metta in primo piano un Sud che ha ancora voglia di fare e con esso la Chiesa, tenendo presente che le zone interne nelle strategie europee non sono più considerate. Mentre in materia di rifiuti ha dichiarato: «Dobbiamo ragionare in maniera tale che il rifiuto venga valorizzato e considerato una vera risorsa».
Michele Di Maio della Segreteria regionale e Direzione Nazionale di Legambiente in merito al film ha sottolineato: «Dal film emerge una grande reazione di popolo e una grande solidarietà che dovrebbero servire ad arginare anche altre emergenze che stiamo attraversando». Sul versante rifiuti il rappresentante di Legambiente ha avvertito: «Ci sono dati preoccupanti. La discarica di Pustarza è al collasso e tra qualche settimana l’Irpinia potrebbe ritrovarsi in piena emergenza. Immaginate con quali conseguenze per il Formicoso. Nessuno vuole capire che la soluzione è nel costruire nuovi impianti di compostaggio e cercare di chiudere il ciclo dei rifiuti, altrimenti tutto sarà vano».
Sul futuro dell’Irpinia ha aggiunto: «La soluzione? Riprendere la proposta di Accordo di Reciprocità messo a punto a Bisaccia dove tutti gli attori del territorio avevano trovato una giusta collocazione e valorizzazione».
Don Rino Morra Direttore Pastorale Sociale del Lavoro e Salvaguardia del Creato ha concentrato il suo intervento sulla necessità che l’uomo riscopra una nuova dimensione, più responsabile verso l’ambiente e non solo, ma soprattutto verso gli altri esseri umani. «Per questo – ha fatto notare – occorre un cambiamento culturale». Proprio, don Rino Morra ha messo in risalto come la Diocesi di S.Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia abbia, tramite il progetto Policoro, messo in piedi occasioni di lavoro e quindi di risposta credibile alle richieste delle comunità. Un esempio è la coop. “Il Germoglio” che valorizza prodotti, come il vino e le candele, ottenuti da progetti nei quali sono coinvolti i detenuti del carcere di S.Angelo dei Lombardi.
Don Giuseppe Cestone Parroco di Andretta, Assistente Azione Cattolica Giovani e sostenitore di tante battaglie a difesa del Formicoso, del resto è uno dei protagonisti del film, ha dichiarato: «Rimettiamoci in gioco. Il film è il racconto non solo della vicenda Formicoso ma di tutte le emergenze del territorio. Basta aspettare che gli altri trovino le soluzioni per noi e in ciò non possiamo più chiamare in aiuto lo Stato che ha già dato, in quanto ci ha ‘comprati’ perché ci ha abituati ad avere finanziamenti anche su progetti discutibili e che oggi con l’interruzione di questo flusso noi non sappiamo che fare. Occorre, per questo riaprire tavoli di riflessione per passare dalla terra dei lupi ad una terra abitabile».
Dopo questo appuntamento i convegni in Fiera continuano. Nella giornata di venerdì 2 settembre alle ore 17.30, sempre nell’ambito della 30^ edizione della Fiera interregionale di Calitri, il Gruppo di Azione Locale CILSI presenta il Piano di Sviluppo Locale Terre d’Irpinia. Il Piano, approvato nell’ambito dell’Asse 4 del PSR Campania, ha come ambito territoriale d’intervento i 17 comuni dell’Alta Irpinia. Il tema centrale del Piano di Sviluppo Locale per l’Alta Irpinia è, pertanto, definito come costruzione di una “Rete rurale ecologica multifunzionale”, intesa quale ambito spaziale nel quale avviare e sperimentare politiche di riconversione del settore agricolo e nel settore della fruizione del paesaggio, dei beni culturali e dell’artigianato di qualità verso modelli sostenibili di sviluppo. Il PSL, approvato il 26 aprile 2010,  prevede un investimento complessivo di 7 milioni e 165mila euro. Gli interventi previsti dal PSL dovranno essere completati entro giugno 2015.
All’evento di presentazione, interverranno i rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali, dei soggetti pubblici e privati aderenti al GAL, gli esperti e i tecnici impegnati nelle attività di sostegno all’attuazione delle Misure, gli operatori economici e sociali destinatari degli interventi. L’iniziativa, oltre alla fase generale di presentazione del Piano di Sviluppo Locale, prevede i seguenti approfondimenti tematici: tecnologie dell’informazione, ambiente, energie rinnovabili, risorse naturali e culturali; produzioni di pregio, stato di attuazione dei progetti “Pane di Cappelli dell’Alta Irpinia” e “Latte Nobile del Formicoso”; reti territoriali ed intese istituzionali a livello locale.
Nella stesso pomeriggio di venerdì è prevista la visita ai padiglioni fieristici del Presidente dell’Asi, Giulio Belmonte.