Vnerdì e sabato al teatro Gesualdo con Travaglio e Anestesia totale

Prende il via la rassegna “Teatro Civile” dedicata a spettacoli di impegno e riflessione sociale.
Il ciclo si apre venerdì 18 (alle 21.00) e sabato 19 novembre (alle 21.00) con Anestesia totale di e con Marco Travaglio, definito “il primo spettacolo del dopo-B”. Un appuntamento molto atteso dagli ammiratori del giornalista più corrosivo della stampa e televisione italiana, i cui interventi non mancano di suscitare animate polemiche.
 
“Anestesia totale” è uno spettacolo totalmente inedito, che prova ad immaginare e ad esorcizzare il futuro dell’Italia post berlusconiana. Un tempismo incredibile per una messa in scena teatrale che, partendo da un’analisi degli avvenimenti di attualità, prova a volgere lo sguardo in prospettiva, cercando di anticipare la realtà prossima ventura. La tagliente ironia di Travaglio, una lucida e documentata ricostruzione dei fatti della politica e dell’economia del nostro Paese sono alcuni degli ingredienti che rendono particolarmente appetibile la pièce.
 
Palco spoglio, un’edicola, una panchina, un violinista (Valentino Corvino) e due microfoni, Marco Travaglio parla e gli altri ascoltano. Racconta un futuro possibile, ancora in bilico tra presente e passato. Al suo fianco una delle attrici italiane più apprezzate all’estero, Isabella Ferrari impegnata – tra l’altro – a leggere riflessioni di Indro Montanelli. La regia è di Stefania De Santis.
 
“Il dopo B. – afferma Marco Travaglio – si presenta impregnato delle sue scorie radioattive, che hanno contaminato cittadini e plasmato l’informazione. Una misteriosa epidemia che ha cloroformizzato e lobotomizzato un intero paese riducendolo all’anestesia totale. E proprio dall’analisi di queste macerie, dove è la lezione senza tempo di Indro Montanelli ad illuminare e ad ammonire, che si cerca di trovare la cura per un Paese in cui cittadini hanno perso logica, memoria, verità e solidarietà.
Il virus è un sistema che imbavaglia i cittadini, ma comodo al potere di ogni colore. Chi vince prende tutto. Non governa, comanda. Il controllato controlla tutto, anche i controllori. Perché mai chi viene dopo dovrebbe smantellarlo? Anestesia totale fotografa il vizio degli italiani, compiacenti con i potenti, cercando di scuoterli dal loro torpore, urla al Paese che non è più possibile essere complici e abituati allo scempio”.
 
Travaglio insomma espone, analizza, sviscera come il più impietoso dei chirurghi alla ricerca dell’infezione e dei suoi sintomi, lasciando allo spettatore-paziente il compito di risvegliare la propria coscienza e scoprire l’antidoto.
 
Per il giornalista de “Il Fatto quotidiano” e collaboratore fisso della trasmissione televisiva “Anno Zero” non si tratta di un esordio teatrale. Negli anni addietro il giornalista aveva proposto per tre stagioni consecutive una fortunata tournèe con  “Promemoria 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà”, che con oltre 150 recite ha riscosso ovunque grandi consensi di critica e pubblico. Il nuovo spettacolo sta già raccogliendo notevole gradimento.
 
Per le due rappresentazioni che si terranno ad Avellino sono ancora disponibili circa 200 biglietti, al prezzo di 20 euro per la platea e di 15 per la galleria.
Agli abbonati della rassegna Teatro Civile è riservata esclusivamente la serata di venerdì.