Gesualdo, Montesano festeggia ad Avellino 45 anni di carriera

AVELLINO – Al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino arriva uno dei più grandi showman italiani. Sabato 18 febbraio alle ore 21 (abbonati turno A “Grande Teatro” e biglietti) e domenica 19 febbraio alle ore 18.30 (abbonati turno B “Grande Teatro” e biglietti)  andrà in scena “Buon compleanno” lavoro teatrale di Enrico Montesano, pensato e scritto a quattro mani con Luigi Lunari. Lo spettacolo è un’ironica pièce sulla vita, i ricordi, la carriera di un grande attore. Divertimento, bravura, sorpresa: questi i tre ingredienti principali di un incontro teatrale con uno dei più grandi showman dello spettacolo italiano. Uno spettacolo di grande varietà di stili e di accenti, in cui Montesano è affiancato da una giovane soubrettina e da un’attrice che danno vita ai ruoli femminili nelle varie scorribande teatrali e da due validi attori che lo supportano. Un quartetto di  musicisti il “Non conforme jazz quartet” completa l’affiatato ed armonico gruppo.  Una festa di compleanno con il Teatro. 45 anni di carriera….45 ma non li dimostra!!…. E’ l’occasione per Montesano per ripercorrere la propria storia: dai sogni dei suoi esordi di attore, ai grandi successi del teatro di rivista, ai popolari personaggi comici creati dalla sua fantasia per la tv:  il tutto accompagnato  da un filo di nostalgia per note e accenti del grande teatro classico, da cui la vita e il successo l’hanno tenuto lontano.  Ma anche l’occasione per affiancare alle più popolari  macchiette e alle canzoni del suo repertorio “classici” assoli di bravura e di eclettismo.  E’ un modo per raccontare la sua vita. Comincia nel 1966 con Vittorio Metz, l’anno dopo si esibisce al Puff, un noto cabaret della capitale grazie alla collaborazione con Maurizio Costanzo. Così, dai sogni degli esordi passa ai grandi successi del teatro di rivista, uno per tutti «Rugantino», fino ai tanti popolari personaggi comici creati per il piccolo schermo e alle trasmissioni che conduce come «Canzonissima», «Dove sta Zazà» e «Mazzabubù». E poi ci sono i film, la pellicola di culto «Febbre da cavallo», dove al fianco di Proietti, Celi e Carotenuto interpreta un accanito scommettitore nel mondo grottesco dei «cavallari» romani.  Il pretesto per i tanti siparietti della serata? I pacchi-regalo che riceve sul palco, con tanto di bigliettino d’auguri si trasformeranno in  un pretesto per  scenette, monologhi, canzoni  e balli.  Non mancheranno  incursioni in quel  teatro classico di cui si accennava prima.  Una   festa che racconta con ironia e che passa, con disinvoltura, dal ricordo alla frecciata satirica ed al commento mordace sull’attualità.  Il tutto  con mano lieve, garbo ed eleganza!