Eccellenza – Il Città di Atripalda batte di misura il Massa Lubrense

Città di Atripalda: Imparato 6, Tancredi 6, Sicignano 6, Ambrosio 6, Stompanato 5.5, Tirri 7, Cerullo 6 (12’ s.t. Saviano 6), Rupa 6.5, Simone 5.5 (30’ s.t. Loasses s.v.), D’Acierno 7 (50’ s.t. Modesto s.v.), Barletta 6.5.
A disp.: Santaniello, Coscia, Vacca, Nappi.
Allenatore: Amato C. 6.5.

Massa Lubrense: Stinga 6.5, Siniscalchi 5.5 (42’ p.t. Celentano 5), De Stefano 6 (23’ s.t. Esposito s.v.), Cappiello 6.5 (38’ s.t. Marcia s.v.), Bagnulo 6, Autiero 5.5, Iovino 5.5, Vinaccia 6, Marino 4.5, Porzio 6, D’Esposito 6.
A disp.: Ruocco, Capasso, Cuomo, Veniero.
Allenatore: Palmieri 5.5.
Arbitro: Guarino di Torre del Greco 4.5.
Assistenti: Esposito di Torre del Greco e Raho di Ercolano.
Marcatori: 19’ p.t. D’Acierno.
Ammoniti: Sicignano, Imparato, D’Acierno (CA); D’Esposito (ML).
Espulsi: 33’ pt. Nappi (CA) dalla panchina per proteste, 15’ s.t. Stompanato (CA) e Celentano (ML) per reciproche scorrettezze, 20’ s.t. Marino (ML) per proteste.
Note: presenti sugli spalti circa 250 spettatori.

Cronaca
Fa bene la cura Amato al Città di Atripalda, che dopo due mesi torna alla vittoria piegando di misura il Massa Lubrense nello scontro salvezza del “Valleverde”. Proprio come nell’occasione dell’ultimo successo nel derby con l’Eclanese, decisivo ancora una volta il baby prodigio D’Acierno, autentico fattore per i biancoverdi. Vittoria dall’enorme peso specifico quella ottenuta ai danni dei costieri, avversario temibile e galvanizzato dagli ultimi entusiasmanti risultati che gli avevano consentito di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica. Operaio il Città di Atripalda che scende in campo: 4-4-2 classico con l’inedita coppia Simone-D’Acierno in avanti. Soltanto panchina per il poker d’assi Nappi-Loasses-Saviano-Vacca non al meglio. Gli ospiti, privi di Fiorentino tra i pali, rispondono con un atteggiamento speculare che vede Porzio agire a sostegno di Marino in prima linea. Iniziano bene proprio i nerazzurri che già al 3’ si rendono pericolosi con D’Esposito che si incunea in area dalla sinistra ma la sua conclusione termina alta. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e si materializza tra 12’ e 13’ con una doppia occasione: Cerullo premia l’inserimento di Barletta, che però da buona posizione si lascia ipnotizzare dallo strepitoso intervento di Stinga; sul corner successivo il giovane estremo difensore nerazzurro si ripete sulla zampata di Tirri in mischia. Al 16’ Porzio prova a sorprendere tutti su calcio piazzato dai 30 metri ma la sua staffilata termina a lato di un niente. Passano tre minuti e la formazione sabatina sblocca il risultato: sull’out di sinistra Ambrosio imbecca Barletta, che va sul fondo e crossa per la testa di D’Acierno, che gonfia le rete da due passi. Per il giovane centravanti si tratta del sesto sigillo in questo campionato. Lo svantaggio non scuote più di tanto gli uomini di Palmieri. L’unica emozione lo regala il rosso sventolato dal direttore di gara in faccia a Nappi, reo di aver pronunciato qualche parola di troppo dalla panchina. Nella ripresa la formazione di Amato accusa un po’ di stanchezza e lascia l’iniziativa ai massesi, presi per mano dal solito Porzio che al 7’ ci prova ancora una volta con la sua specialità, il tiro dalla distanza, con scarsi risultati. La partita diventa nervosa e nel giro di cinque minuti ne fanno le spese Stompanato per i padroni di casa e Celentano prima e Marino poi per gli ospiti. Giornata no per il toro di Praiano, messosi in evidenza soltanto in occasione dell’episodio dal quale scaturisce la sua espulsione: spizzata di Bagnulo per l’ariete nerazzurro che da ottima posizione spara alto. Le proteste veementi per un presunto corner non concesso nell’occasione spingono l’arbitro a mandare Marino anzitempo negli spogliatoi. Tuttavia, il Città di Atripalda non sfrutta a dovere la superiorità numerica per chiudere i conti e al 22’ fallisce un gol praticamente già fatto. Saviano si invola sulla destra e serve sul secondo palo Simone che a porta sguarnita cicca clamorosamente consentendo a Stinga di bloccare sulla linea. L’errore però non influisce sull’andamento del match, che termina con il successo dei biancoverdi, acclamati dal pubblico amico. Tre punti pesanti per la formazione cara al presidente Pastore, che guarda con rinnovata fiducia all’obiettivo salvezza. Spuntato, invece, il Massa Lubrense, meno pimpante del solito ma con chances immutate di mantenere la categoria.
Spogliatoi
Ha avuto soltanto ventiquattro ore di tempo per preparare la delicata sfida con il Massa Lubrense, ma con le giuste mosse ha dato un notevole contributo al successo biancoverde. Carmine Amato ha dato la giusta carica ad una squadra agonizzante, che ha dimostrato di aver metabolizzato la scossa dell’avvicendamento alla guida tecnica. Buona la prima, dunque, per il trainer di Marigliano, che analizza la gara con lo stesso realismo che ha palesato al momento del suo arrivo in riva al Sabato: “Siamo partiti bene, ordinati e con tanta voglia di far bene, trovando subito il gol. Paradossalmente dopo il vantaggio abbiamo perso sicurezza, rischiando qualcosa, ma ci può stare. Ciò che conta è il risultato, non soltanto per la classifica ma anche per il morale. Non potevo chiedere di più alla squadra, che, anzi, ringrazio per la disponibilità che mi ha mostrato da quando sono arrivato. Siamo sulla buona strada ma dovremo lavorare per migliorare ed acquisire maggiore convinzione nei nostri mezzi”.