Covid19, monta la protesta degli artigiani e commercianti del centro storico di Avellino

Di questa situazione Covid 19 con lockdown in Campania, gli artigiani pagano il conto alla Zona Rossa: a Torino fatturati in calo dal 35 al 100% ad Avellino potrebbe arrivare addirittura al 100% con il rischio di chiusura dell’attività. Iniziativa ideata da Stefano Affinita Hair Barber’s che lancia l’appello insieme agli altri esercenti della zona. “Purtroppo stiamo vivendo una situazione difficile. Siamo rimasti abbandonati da tutto e tutti. Eppure il centro storico di Avellino doveva essere il tappeto buono della città, ci ritroviamo invece a combattere il nemico invisibile in totale abbandono. Hanno dichiarato zona rossa, mettendo in condizione le persone di stare a casa e non scendere in giro e per questo noi artigiani chiediamo almeno un aiuto economico per poter andare avanti altrimenti la mia attività che è stata aperta da un anno rischia seriamente di chiudere“. Insieme alla protesta si uniscono anche gli altri esercenti del Centro Storico di Avellino che attendono risposte concrete da parte del presidente della Regione Campania Enzo De Luca.
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Dello stesso avviso è il proprietario della Pizzeria Lievitum Arturo Mangiapia in Corso Umberto I: “Situazione davvero drammatica, in questo momento non potevamo permetterci di fare altri passi falsi dopo la chiusura di marzo, ed invece siamo di nuovo punto e a capo. Se non arriveranno concretezze da parte dello Stato arriveremo presto al collasso“.

 
 
 
 
 
Antonio Iglesias El Mexicano in Corso Umberto I: “Purtroppo sono stato colpito da questo virus e sto in isolamento. Ho chiuso l’attività con la speranza che tutto passi il prima possibile e torni presto alla normalità. Questa malattia del secolo è difficile da combattere però non dobbiamo mai abbassare la guardia, la ripresa sarà difficile”.

 
 
 
 
 
 
Domenico Russo, titolare della Macelleria Omonima in Corso Umberto I: “E’ un periodo poco felice per tutti soprattutto per noi commercianti. Ci vuole più controllo sulla zona e chi ha la febbre deve restare a casa, speriamo al più presto di uscirne fuori da questa situazione balorda”.

 
 
 
 
 
 
Dello stesso avviso Michele Campanella titolare della Zeppoleria da Geppino in Corso Umberto I: “É una situazione davvero difficile spero che il prima possibile riusciremo a superarla”.
Michele Campanella Zeppoleria Da Geppino
 
 
 
 
 
 
Francesco Cucciniello di WordOffice di Corso Umberto I che si collega agli altri esercenti della zona. “Il mio pensiero in questo momento: Già stavamo uscendo da una crisi economica a livello nazionale, quindi tutte le attività in generale e le famiglie (parliamo sempre della bassa e media borghesia) soffrivano il peso economico di riuscire ad arrivare a fine mese e credo che questo già sia un fattore di rilevanza importante, poi il problema della pandemia che giustamente riserva la popolazione ad avere delle restrizione nel solo uscire di casa quindi rendiamoci conto del danno economico che viene arrecato!!! Per quanto riguarda il centro storico di Avellino già abbandonato con la chiusura di Piazza Castello ove sono passati molti anni e l’incapacità di creare parcheggi o anche soste a tempo per i clienti come fanno altri comuni ed in più l’intolleranza delle forze dell’ordine nel fare verbali o ad intimidire gli avventori presso i negozi, hanno visto in questi anni l’isolamento assoluto del centro storico (mentre nelle altre città viene considerato al primo posto, come zona). Si! L’iniziativa del comune nel creare isola pedonale una parte del centro storico per aumentare l’afflusso di persone verso i locali di ristoro è stata buona, ma comunque ha solo privilegiato una parte della zona e parliamo di attività notturna a discredito di tutti gli altri.

 
 
 
 
Giuseppe Iannaccone titolare della gioielleria Omonima in Corso Umberto I: “Spero che il numero di contagi cali in modo tale che la situazione sanitaria torni sotto controllo. Cosicché a dicembre ci possa essere la riapertura di ogni attività commerciale per un Natale più luminoso”.

 
 
 
 
 
 
Marco Pisano direttore e fondatore della Gazzettadellirpinia.it titolare del bed e breakfast “La Torre” in Corso Umberto I, N.1 ammette: “Situazione veramente isostenibile, questa pandemia ha danneggiato tutti i settori commerciali e artigiani, soprattutto il settore del turismo come i bed e breakfest e gli alberghi. Siamo costretti a stare chiusi e non si sa per quanto tempo ancora dato che gli spostamenti tra le Regioni sono bloccati e noi con questo viviamo”.
la torre B e B
 
 
 
 
 
 
Angelo Maddaluno: “Il Baule della nonna” Corso Umberto: “E’ stato abbandonato al suo crudele destino il centro storico di Avellino, già era degradato adesso ancora di più, non riusciremo a trovare una via di uscita“.

 
 
 
 
 
Thomas Taccone, Hosteria Giù da Thomas: “Situazione davvero insostenibile, noi del centro storico siamo i più penalizzati se lo stato e la regione Campania non interviene la vedo durissima. Siamo abbondonati da tutti e tutto“.

 
 
 
 
 
 
Antonio Martignetti, Corso Umberto parrucchiere Doppio Senso Coiffeur: “La zona rossa ci ha penalizzato non poco, il centro storico è martorizzato a dovere ora