Concorso di arte e poesia “Avellino in versi”

Ci sono emozioni a caldo che raccontano di un evento di arte e poesia che proprio non puoi non condividerla. Non è il classico articolo di ringraziamento.

È un’emozione e, come tale, spontanea e immediata, aggiungere altro sarebbe come togliere qualcosa. 23 ottobre 2021.
“E, poi, t’invitano alla cerimonia finale della VII Edizione del Concorso artistico-letterario: “Avellino in versi” perché un tuo racconto è risultato tra i finalisti e ti ritrovi all’improvviso, all’imbrunire, a percorrere stradine sconosciute di campagna su un fuoristrada Toyota guidato da tua cugina, pensando di essere stata catapultata quasi fuori dal mondo. Chiedi informazioni a qualche raro passante (ma perché dovrebbe esserci gente per via, dove dovrebbero mai andare le persone del luogo? “A controllare le proprietà”, ipotizza mia cugina) per raggiungere la meta e sembra  che le risposte ti confondano ancora di più. Ti imbatti in un’altra macchina con qualcuno che cerca di raggiungere la stessa destinazione e ti chiede disperatamente aiuto, mentre anche il navigatore, di solito così ciarliero, ammutolisce forse preoccupato anche lui.
Continui a percorrere viottoli sterrati, tanto da qualche parte dovranno pur condurre, seguita dall’altra macchina che ti si è affidata e, con forte ritardo sull’orario d’inizio cerimonia, ti trovi finalmente nel territorio di Tenuta Militerni nella zona di Montefalcione (Av) affacciata su di un panorama mozzafiato, circondata da cipressi “alti e stretti” come quelli di Bolgheri che svettano verso il cielo punteggiato di stelle e tra antichi ulivi dai tronchi intrecciati che protendono i rami come per abbracciarti.
Scendi dalla macchina rabbrividendo per l’aria frizzantina e, procedendo a piedi nella penombra, ti avvii verso una villa, unica zona illuminata, che sembra richiamarti invitante.
Allora scopri un luogo di sogno e, incantata, ti avvii verso l’ingresso e, varcata la soglia, entri in sale arredate da mobili antichi su cui spiccano statue di angeli, crocefissi, vassoi con pregiati bicchieri multicolori, bottiglie di liquori, tende drappeggiate alle finestre e ai balconi, lunghe fino a terra. I quadri antichi appesi alle pareti calamitano il tuo sguardo, nel camino la legna arde scoppiettando allegramente e il tepore si diffonde a riscaldarti piacevolmente.
L’ organizzatrice del Concorso, Maria Ronca, ti viene incontro sorridendo con i suoi occhi limpidi, camminando leggiadramente, vestita con un abito lungo nero di raso a balze, spagnoleggiante, e t’invita a scegliere un divano, dove accomodarti dopo aver tolto giacca o soprabito da riporre in un’altra sala.
Ti senti giunta a casa e la sensazione che mai avresti immaginato di provare, ti sorprende ma poi non ci pensi più ed entri anche tu a far parte della scena, come se fossi stata lì da sempre. Ti senti parte del tutto, mentre chi è già lì ti saluta amichevolmente: “Ma dove ci siamo visti? Il suo viso… lo ricordo!”.
Non sei sola tra la gente. Ti senti infinitamente a tuo agio e pronta a vivere la serata in ogni suo attimo.
Non potrà che farti bene!”
Graziella (Maria Grazia Bergantino) di Benevento