Con il gran premio Beghelli termina una stagione dolce-amara

Con il trittico emiliano, la Androni Sidermec ha terminato una stagione che sarebbe stata buona, considerando le undici vittorie ottenute tra Europa e America e la grande visibilità offerta al Giro d’Italia, dove la squadra di Gianni Savio ha corso all’attacco praticamente in ogni tappa ed ha conquistato con Marco Bandiera il podio finale nelle classifiche dei traguardi volanti e dei chilometri percorsi in fuga. Vittoriosi nell’arco della stagione sono risultati, con due successi: Francesco Chicchi – che in Italia si è aggiudicato l’ultima tappa della Settimana di Coppi e Bartali – Oscar Gatto e Carlos Galvis; con tre vittorie Serghei Tvetcov e con una Yonder Godoy e Alessio Taliani. La nota negativa è arrivata dal comportamento irresponsabile di Davide Appollonio e Fabio Taborre – risultati positivi a un controllo antidoping nel mese di giugno – che ha rovinato il proseguo della stagione. I due atleti, citati a giudizio dalla squadra, dovranno ora rispondere in Tribunale per il danno arrecato alla società e agli altri corridori, costretti alla sospensione di un mese in un momento cruciale della stagione. Un colpo durissimo, al quale la squadra ha cercato di reagire con grande determinazione. Non a caso, anche nelle ultime tre gare, la Androni Sidermec ha piazzato due corridori nei Top Ten – Franco Pellizotti settimo nel Giro dell’Emilia e Oscar Gatto ottavo nel Gran Premio Beghelli – e si è messa in evidenza con Gianfranco Zilioli e Marco Frapporti, protagonisti di una fuga di oltre cento chilometri rispettivamente nella Coppa Sabatini a Peccioli e nel Giro dell’Emilia. Archiviata quindi un’annata dolce-amara, si sta già lavorando in funzione della prossima stagione, per allestire una formazione decisamente competitiva.