Bimota, alla scoperta di Claudio Mugnai

Claudio Mugnai è una sorta di fil rouge che unisce le Bimota stradali a quelle da pista, poichè nelle vesti di venditore, pilota e manager la casa di Rimini è sempre stata presente. La sua carriera inizia nel 1981: “Avevo – racconta Mugnai – quindici anni quando entrai in un negozio di moto. Amavo trascorrere intere giornate in quello che per me era il tempio della mia passione. Un giorno il titolare doveva recarsi a Torino per un impegno di lavoro, così, dietro mia insistenza, rimasi a gestire l’attività. Al rientro sul tavolo del proprietario ad attenderlo c’era un bel contratto di vendita. Così, quasi per gioco, nasce la mia professione di venditore”. La voglia di vivere sportivamente la moto spinge Claudio ad organizzare dei veri e propri tour: “Eravamo – dice con un sorriso – un bel gruppo di pazzi piegatori. Nel 1989 decidemmo di andare in Spagna a Jerez per assistere a dei piloti italiani nostri amici. Quei quattro giorni trascorsi a stretto contatto con chi si divertiva a dare gas tra i cordoli ci fecero innamorare di quell’ambiente. Decisi che l’unico luogo dove piegare la moto sarebbe stata da quel momento la pista. Entra, così, in scena la Bimota. Eravamo un loro punto vendita e grazie al direttore commerciale Silvano Martinotti, avemmo una Bellaria 600 motorizzata Yamaha. Ho avuto il piacere di gustare le sue doti in qualità di pilota impegnato nel campionato italiano, con la soddisfazione di qualificarmi alle fasi finali per l’assegnazione del titolo. Fu anche così che un certo Vittoriano Guareschi in quell’anno salì, in tutte le gare cui prese parte, sempre sul podio; a fine stagione concluse quarto. Grazie alla mia insistenza Vittoriano ebbe modo di esprimere il suo talento e da lui imparai tante cose, ancora oggi utili”. Sin da subito le Bimota colpirono il cuore dei centauri grazie al fascino delle loro linee e alle ciclistiche superlative: “Negli anni 80 – afferma Mugnai – le giapponesi non stavano in strada, ma Lei, motorizzata <Japan> aveva una ciclistica che tutto il mondo le invidiava. Ebbe il pregio di unire il meglio dei motori con l’eccellenza telaistica”. Oggi la Bimota vive una fase di rilancio, una nuova primavera: “La – sottolinea Claudio – casa di Rimini nell’immaginario motociclistico è un sogno. Mi auguro che possa mantenere l’unicità dei suoi prodotti, autentici concentrati di tecnologia e stile. Sono stato a Imola per assistere dal vivo al doppio round del mondiale Sbk e mi ha riempito il cuore di gioia la prestazione di Ayrton Badovini. Credo che la professionalità degli uomini del Team Alstare possa assicurare degli ampi margini di crescita”.