Con la serata di gala e la cerimonia di premiazione, presentata da Franco Oppini ed Emanuela Tittocchia, si è ufficialmente conclusa la tredicesima edizione dell’Ariano International Film Festival, appuntamento sempre più centrale nel panorama cinematografico internazionale. Numerosi i volti noti presenti sul red carpet, tra cui Ada Alberti, Gilles Rocca, Alessandro Tersigni, Samuele Carrino, Simone Baldasseroni e i protagonisti della fortunata serie Mare fuori, Luca Verone, Elisa Tonelli e Beatrice Mogavero. Grande entusiasmo anche per l’arrivo dell’attore turco Yusuf Cim, accolto con calore da un pubblico numeroso.
L’apertura della serata ha lasciato spazio a un momento di profonda riflessione: una bambina ha rivolto un commovente messaggio al pubblico per ricordare la drammatica condizione dei bambini a Gaza. Subito dopo, l’intervento di Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite, ha offerto una testimonianza intensa e documentata sulla crisi umanitaria in corso, ribadendo l’importanza della consapevolezza e dell’impegno civile.
Oltre 50 opere hanno partecipato, suddivise in tre sezioni – AIFF WORLD, AIFF GREEN, Made in Campania – portando il pubblico a viaggiare con la fantasia, a porsi domande e a scoprire nuove realtà. Questa tredicesima edizione si è distinta per l’alta qualità delle proposte selezionate, mentre i vincitori dell’Hirpus d’Oro hanno rappresentato il meglio del cinema indipendente e internazionale, dimostrando ancora una volta il valore e la crescita del festival. L’Ariano International Film Festival si conferma così non solo come vetrina della Settima Arte, ma anche come spazio di dialogo e umanità.
Di seguito l’elenco dei vincitori, con le relative motivazioni:
AIFF WORLD
MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO
NORMA DORMA di Lorenz Suter
Motivazione:
Per la sua visione artistica innovativa e per la sua capacità di trasformare il dolore e la confusione della perdita in un’odissea onirica e visivamente sorprendente. Norma Dorma non si limita a raccontare una storia, ma invita il pubblico a viverla in un’atmosfera sospesa tra realtà, finzione, nei meandri più profondi della mente. Abbandonando la struttura convenzionale, il regista e l’attrice protagonista, una coppia e famiglia anche nella vita reale, hanno dato vita a un’opera che pulsa di un’autenticità rara. Il film non offre risposte facili, ma invita a un’immersione totale in un mistero che si svela attraverso la lente distorta del subconscio. È un’esperienza cinematografica che persiste ben oltre i titoli di coda, stimolando la riflessione sulla complessità dell’esperienza umana e sui legami invisibili che ci uniscono.
AIFF WORLD
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
ROCHELLE di Tom Furniss
Motivazione:
Il film eccelle nel dipingere un ritratto complesso e autentico di personaggi che, pur con le loro imperfezioni e i loro conflitti interni, cercano disperatamente un modo per elaborare il dolore. La scelta del demolition derby, apparentemente un atto di distruzione, si rivela una metafora potente della necessità di distruggere il passato per poter ricostruire il futuro. Attraverso il rombo dei motori e le carrozzerie accartocciate, il film esplora il modo in cui il lutto può trasformarsi in una forza motrice, spingendo all’autodistruzione o, al contrario, alla rinascita. Le interpretazioni del cast sono straordinarie, capaci di trasmettere con intensità le sfumature di un dolore condiviso e di un legame che si ricrea tra le lamiere e gli ingranaggi. La regia, tesa e avvincente, ci tiene incollati allo schermo, amplificando il senso di urgenza e di catarsi che permea l’intera opera. Per la sua capacità di affrontare temi difficili come il suicidio e il lutto giovanile con sensibilità e coraggio, per la sua originalità narrativa e per l’indelebile impronta emotiva che lascia nello spettatore, il film che ci invita a riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sul cammino tortuoso della guarigione.
AIFF WORLD
MIGLIOR DOCUMENTARIO
ROMAN KOSTOMAROV: BORN TWICE di Mikhail Shchedrinsky
Motivazione:
Per la sua straordinaria capacità di emozionare, motivare e celebrare il trionfo dello spirito umano di superare le avversità più impensabili. Il documentario tocca nel profondo dell’animo, raccontando la storia incredibile di un campione, Roman Kostomarov, la cui carriera perfetta – costellata di ori olimpici, mondiali ed europei nel pattinaggio di figura – è stata improvvisamente spezzata da una malattia devastante. Un coma profondo, multiple operazioni chirurgiche e la tragica necessità di amputare gli arti. Le prognosi di recupero erano infime, ma Roman ha sconfitto ogni aspettativa. Questa pellicola non si limita a mostrarci la lotta fisica, ma ci immerge nella straordinaria forza della volontà e nell’immenso potere dell’amore. Il film ci mostra il suo percorso verso la guarigione, un cammino arduo e doloroso, intrapreso con una fiducia incrollabile.
AIFF WORLD
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
JOHN VARDAR VS THE GALAXY di Goce Cvetanovski
Motivazione:
Il film, il primo di animazione della Macedonia del Nord, ha saputo incantare con la sua creatività sfrenata, il suo stile sbalorditivo e la sua capacità di esplorare le meraviglie e i misteri dell’universo. Il lungometraggio ci ha catapultati in un cosmo brulicante di vita, dove astronavi avveniristiche danzano tra galassie sconosciute e alieni di ogni forma e dimensione popolano lo spazio. Ogni fotogramma è un trionfo di immaginazione, con design di personaggi dalle strane sembianze e curiosi paesaggi extraterrestri. Ѐ la dimostrazione che l’animazione può essere un potente veicolo per esplorare temi profondi, divertendo e commuovendo allo stesso tempo.
MENZIONE SPECIALE
THE THRESHOLD di Walter Rastelli
Motivazione:
Un’opera d’animazione intensa e visionaria, ambientata in un mondo popolato da marionette inconsapevoli della propria natura. La storia segue una giovane coppia – lui, schiacciato dal lavoro, lei in attesa del loro primo figlio – che cerca rifugio in un parco divertimenti. L’incontro con un gruppo di attori guidati da un enigmatico medico della peste dà inizio a un viaggio musicale attraverso tempo e spazio, dove realtà e illusione si fondono. Attraverso un linguaggio visivo teatrale e una colonna sonora evocativa, il film esplora temi profondi come il libero arbitrio, la consapevolezza e la condizione umana. Per la sua forza simbolica, l’originalità della messa in scena e la profondità del messaggio, The Threshold riceve la Menzione Speciale come opera capace di ampliare i confini dell’animazione contemporanea.
AIFF WORLD
CORTI SCUOLA
NARCISO di Ciro D’Emilio
Motivazione:
Per la sua capacità di esplorare con originalità e intelligenza le dinamiche comunicative, per aver mostrato che il silenzio può essere carico di significato, che un singolo gesto può veicolare un intero mondo di emozioni e che non tutte le parole hanno bisogno di essere pronunciate ad alta voce per risuonare con forza. Il cortometraggio, con la sua trama e la sua regia sensibile, ha saputo esplorare le molteplici sfaccettature di come ci relazioniamo e comprendiamo il mondo e gli altri. La storia del protagonista, un ragazzo inizialmente percepito come taciturno, ci guida attraverso un viaggio e ci insegna che, a volte, la vera eloquenza si manifesta in gesti, in sguardi fino a rivelare che è proprio la ragazzina che gli piace a essere colei che “non parla”. È un ribaltamento geniale di prospettiva, che ci costringe a riconsiderare i nostri preconcetti e a guardare oltre le apparenze.
PREMIO GIURIA STUDENTI
BRICIOLE DI PANE di Carmina Rinaldi
Motivazione:
Per la sua straordinaria capacità di affrontare un tema così delicato e doloroso come quello della Shoah. Il lavoro cinematografico spicca per la sua sensibilità e per l’efficace scelta narrativa di affidare il ricordo della guerra e della Shoah al racconto di una nonnina, capace di tessere un filo diretto con il cuore e la mente dei bambini. In un’epoca in cui la memoria storica rischia di affievolirsi, il corto dimostra come il dialogo intergenerazionale sia uno strumento potente e insostituibile per trasmettere la conoscenza e l’importanza di non dimenticare: quelle briciole di pane erano un dono immenso quando c’erano la fame e la guerra.
AIFF GREEN
MIGLIOR DOCUMENTARIO
FOOD FOR PROFIT di Pablo D’Ambrosi
Motivazione:
Per la sua eccezionale capacità di affrontare una delle problematiche più complesse e urgenti del nostro tempo: l’influenza pervasiva delle lobby e le devastanti conseguenze degli allevamenti intensivi. Questo documentario si distingue per la sua ricerca meticolosa e la presentazione coraggiosa di una realtà scomoda. Attraverso un’indagine approfondita e testimonianze toccanti, Food for profit riesce a svelare i meccanismi nascosti con cui potenti gruppi di interesse modellano le politiche, spesso a discapito della salute pubblica, del benessere animale e della sostenibilità ambientale. La pellicola è un potente strumento di sensibilizzazione che incita alla riflessione e all’azione. Ci ricorda che il cibo che mettiamo sulle nostre tavole è frutto di un sistema complesso, e che le nostre scelte quotidiane possono avere un impatto profondo.
PREMIO GIURIA POPOLARE
THE GOSPEL ACCORDING TO CIRETTA
MENZIONE SPECIALE
LA LUNA SOTT’ACQUA di Alessandro Negrini
Motivazione:
Un documentario delicato e originale che esplora il sottile confine tra memoria e rinascita. Alternando il racconto del presente con la proposta di un’opera d’arte sulla diga e le reazioni contrastanti della comunità a un livello onirico che dà forma all’inconscio collettivo degli abitanti, il film riesce a restituire con sensibilità e inventiva la complessità di un territorio che si interroga sul proprio futuro. Una menzione speciale per il coraggio narrativo e l’equilibrio tra poesia e realtà.
MADE IN CAMPANIA
LA FUGA DEI FOLLI di Emilio Fallarino
Motivazione:
L’opera è un racconto agrodolce e profondamente umano che getta luce sulla vita dei cosiddetti “matti”. Con una delicatezza e una sincerità rare, il cortometraggio ci accompagna in un viaggio nel cuore di personaggi spesso emarginati e incompresi, rivelando la loro complessità, la loro vulnerabilità e la loro innegabile umanità. Attraverso una narrazione che evita stereotipi e pietismi, il regista Emilio Fallarino è riuscito a creare un affresco vivido e autentico, in cui dolore e gioia, disperazione e speranza si intrecciano indissolubilmente. Il film ci invita a riflettere sulla fragilità della mente umana e sulla forza straordinaria dello spirito, spingendoci a superare i pregiudizi e a guardare oltre le etichette.
PREMIO STAMPA
L’ULTIMA SFIDA di Antonio Silvestre
Motivazione:
Per la sua capacità di generare suspense, per la profondità con cui esplora i dilemmi morali e per l’emozione che riesce a trasmettere. Ѐ un’opera che celebra lo spirito sportivo, la lealtà e la resilienza di fronte alle avversità. Con una sceneggiatura tesa e avvincente, il film esplora il conflitto straziante tra la lealtà incrollabile del capitano Massimo De Core verso la sua squadra e il suo ardente desiderio di vincere, un sogno ostacolato da forze oscure. La regia sapiente e le interpretazioni carismatiche ci immergono completamente nella tensione di ogni scena, facendo emergere il peso delle decisioni e il coraggio necessario per affrontarle. Il film ci ricorda che la vera vittoria non è solo alzare un trofeo, ma anche mantenere la propria integrità e lottare per ciò in cui si crede, anche quando tutto sembra perduto.
PREMIO GIURIA POPOLARE
L’ULTIMA SFIDA di Antonio Silvestre
MENZIONE SPECIALE
BE DIS di Michele Enrico Montesano
Motivazione:
Per la sua straordinaria capacità di fondere letteratura, storia e magia visiva, per aver celebrato l’eredità di un grande autore in modo così innovativo e toccante, e per averci ricordato il potere eterno del racconto nel plasmare la nostra percezione del mondo, siamo orgogliosi di conferire questo riconoscimento a un film che è un vero inno alla fantasia e alla cultura. Attraverso gli occhi di Bedis, un’anziana signora che dopo il pranzo di Pasqua si addormenta per risvegliarsi in un universo onirico, il film crea un ponte magico tra la realtà quotidiana e il mondo immortale delle opere di Giovanni Verga. La pellicola ci guida in un viaggio affascinante e surreale, dove le trame dei racconti verghiani prendono vita e si intrecciano con la realtà del piccolo borgo siciliano. Il cortometraggio è un vero gioiello, capace di trasportare nel cuore della Sicilia più autentica nel borgo di Vizzini, e di farci viaggiare tra le pieghe della memoria e dell’immaginazione.