Uno spettacolo, firmato Nu’Tracks, che alternerà alle ballad, folk irriverente, denuncia sociale e poesia.
Arrivano al teatro Bolivar (via Bartolomeo Caracciolo, 30), venerdì 6 maggio, “Ugo Gangheri & Nomadìa” con un evento targato Nu’Tracks (open 21/ start 21,30). Il musicista napoletano, che da oltre vent’anni lavora al fianco di Giobbe Covatta, scrivendo e suonando le musiche di scena nei suoi spettacoli teatrali, si lascia affiancare, ormai da tempo, nelle produzioni discografiche, così come per i concerti dal vivo, da un gruppo di musicisti dando vita al progetto “Nomadìa”. Nello spettacolo si spazierà tra ballad ed irriverenti folk, abbracciando tradizione e denuncia sociale, impegno e poesia, e sovrapponendo alla forza evocativa dei testi trame acustiche le cui suggestioni rimandano ad echi decisamente world music.
È negli anni ’70 che Ugo Gangheri inizia il suo percorso di musicista che esprimerà attraverso la forma canzone e che non abbandonerà mai. Una comunicazione “sonora” la sua, che si esprime su due binari paralleli, uno dove si ritrova compositore di brani strumentali e l’altro dove rappresenta l’essenza cantautorale per definizione.
In scena:
Ugo Gangheri – voce e corde
Antonella Maisto – voce e percussioni
Giosi Cincotti – pianoforte e fisarmonica
Umberto Maisto – corde
Pasquale Ziccardi – basso
Carlo di Gennaro – tamburi