Gli organizzatori della XXII° edizione della Settimana Africana Regionale, promossa dall’associazione L’Africa Chiama Onlus, si prepara alle ultime due giornate che saranno ricchissime di appuntamenti.
Venerdì 4 Ottobre a programma ben quattro appuntamenti. Si inizia alle ore 18 presso la Mediateca Montanari di Fano con Kossi Komla-Ebri, principale esponente della letteratura migrante in Italia che converserà con Francesca Giommi. Alle ore 19 presso i Giardini di Piazza Amiani evento per tutti i bambini dagli 0 ai 99 anni con l’artista di strada Kalù: palline che rimbalzano e girano, cappelli che volano in continuazione e risate a crepapelle. Seguirà dopo cena, ore 21.15, l’incontro imperdibile con Marcelo Barros, brasiliano, eco-teologo della liberazione, presso la Chiesta di Santa Maria del Gonfalone.
Infine la giornata di Venerdì si concluderà con la musica e lo spettacolo coinvolgente di Devon Miles, direttamente dal JovaBeachParty, affiancato da Nicolò Pacieri.
Sabato 5 ottobre l’attesa festa finale che dalle ore 16 sarà un susseguirsi di incontri, musica, laboratori per bambini, spettacoli e cucina etnica. L’appuntamento sarà alle ore 16 presso l’Arco d’Augusto da dove, accompagnati dai percussionisti dei Crazy Djembe un corteo arriverà fino ai Giardini di Piazza Amiani. Qui verrà consegnato il Premio Ho l’Africa nel Cuore (XV° ed) a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa e da maggio europarlamentare che per l’occasione verrà intervistato dal giornalista Lorenzo Furlani. La testimonianza del medico di Lampedusa che ha raggiunto il cuore di molti sarà disponibile per chi non potrà essere presente fisicamente sui social, attraverso una diretta streaming su facebook.
Seguirà poi tanta musica: il Coro Fano Gospel Choir, concerti e performance itineranti per le vie di Fano a cura del Festival Internazionale di Musiche dal Mondo Via del Canto, Sam Osuyi Symbo dalla Nigeria e il gruppo raggae Afreak. La Notte Nera non è sono musica ma tanto altro: alle 19 incontro con il senegalese Jerome Ngom sulla figura di Senghor, laboratori di percussioni africane per bambini, stands delle associazioni e cucine etniche.