L’emozione si fa gioia, si fa concretezza. Al Carcere Borbonico non è stata una mattina come tante. Poeti e artisti insieme; bambini che arrivano diritto al cuore per la semplicità e per la loro attiva partecipazione, con la disarmante genuinità dei sentimenti che riescono a trasmettere in un disegno o in una lettera. Parte tutto quest’estate quando il Comitato di Valle coinvolge i bambini nella pulizia del quartiere, in men che non si dica, si raccolgono diversi sacchi di immondizia ed è chiaro che diventa una questione di civiltà. Con l’entuasimo tipico dei bambini, si fa cittadinanza attiva e si condivide e si ripete l’esperienza nei giorni a seguire.
Oramai avviati alla consueta passeggiata ecologica s’imbattono nel Concorso “Avellino in versi” e decidono di presentare i loro lavori. Provengono da diverse istituti, alcuni dalla scuola “Luigi Perna” e altri dal II Circolo di Via Colombo. Non importa l’appartenenza, l’obiettivo è lo stesso: contribuire al progetto “Natura e ambiente”. Nei pensieri in libertà il loro mondo che gli appartiene e, responsabilmente, desiderano curare e preservare. Il bar di Valle diventa il luogo d’incontro e della creatività. Un’esperienza condivisa che si concretizza nei cartelloni presenti alla Sala Espositiva del Carcere Borbonico del Museo Irpino, via de Marsico, visitabile fino al 28 settembre. A loro il mio ringraziamento e la mia gratitudine per l’impegno con cui fanno sentire il loro punto di vista. In una lettera, la gioia di aver contribuito con piccoli gesti a ripulire il quartiere, un segnale per noi adulti che basta poco per migliorare l’ambiente in cui viviamo. Accortezze che divengono abitudini, abitudini che diventano buone pratiche, ripetibili e d’impatto. Nella voce rotta dalla commozione nel vederli all’opera auguro a questi giovani di innamorarsi della propria terra, dell’arte, della poesia e replicare l’amore nella bellezza di uno paesaggio, pulito e salubre.