comunciato – Esteso anche ad Avellino il protocollo d’intesa dedicato alla promozione della certificazione degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili secondo la Prassi di riferimento UNI 167/25. Nel corso dell’incontro «La certificazione di qualità come opportunità professionale per i commercialisti», tenutosi venerdì pomeriggio presso la sede della Camera di Commercio Irpinia Sannio, in piazza Duomo, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano ha ufficialmente esteso anche all’ordine territoriale avellinese il protocollo d’intesa già siglato con Certiquality Srl. Il documento è stato firmato dalla Presidente dell’ODCEC Milano, Marcella Caradonna, dal Direttore Generale di Certiquality, Cosimo Franco e dal Presidente dell’ODCEC di Avellino, Mario Lariccia.
Con l’adesione dell’ODCEC di Avellino, il protocollo si apre, così, ad altri Ordini, creando una rete nazionale di professionisti certificatori a supporto della solidità delle imprese.
La qualità, dunque, non è più solo un’opzione, ma una strada concreta per rafforzare la professionalità e creare nuovo valore per imprese e clienti come sottolineato dal presidente Lariccia intervenuto per i saluti istituzionali insieme ad Angelo Petitto, Presidente Piccola Industria Confindustria.
“L’evento di oggi riveste un’importanza fondamentale e sono molto soddisfatto perché nel nostro mandato abbiamo sempre cercato di portare un valore aggiunto alle imprese che sono nostri clienti e a noi tutti commercialisti. Grazie all’accordo con l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano e Certiquality, – prosegue il Presidente ODCEC di Avellino – abbiamo portato anche sul territorio avellinese certificazioni di qualità e quindi una maggiore pianificazione ed efficienza alle imprese del nostro territorio oltre a certezze relative alla materia di adeguati assetti organizzativi , amministrativi e contabili. Ad oggi ancora non è ben definito il concetto di adeguato assetto e questo può generare gradi difficoltà e dubbi interpretativi, quindi la prassi di riferimento presentata in questo incontro chiarisce i confini tracciando un percorso chiaro e netto in base al quale le imprese possono avere punti fermi ed anche gli stessi commercialisti possono certificare un percorso di qualità.” Il Dottor Mario Lariccia ha poi concluso il suo intervento: “Tutto ciò significa fare un’opera meritoria per le imprese e creare opportunità per i commercialisti. Sono molto entusiasta per la sinergia creatasi con Piccola Industria Avellino e Confindustria e rivolgo un ringraziamento ai rispettivi Presidenti per aver sposato questo progetto, altro tassello del lavoro svolto di unione e sinergia con il territorio, fare rete e squadra per contribuire a migliorare il tessuto produttivo, economico e sociale nel quale viviamo”.
Angelo Petitto, Presidente del Comitato di Piccola Industria Confindustria Avellino ha sottolineato che: “La certificazione per quanto riguarda i commercialisti è un elemento di garanzia, noi imprenditori ci troviamo ad affrontare questo argomento da tanto tempo. Ultimamente abbiamo assistito ad un proliferare di certificazioni, alcune ritenute utili e necessarie sia per le imprese che per i professionisti, altre sono invece un elemento di burocrazia ulteriore ed in questo momento c’è la necessità di sburocratizzare”.
La firma del protocollo, che ha richiamato un pubblico numeroso e attento composto da professionisti, esperti e rappresentanti istituzionali, punta a valorizzare le competenze dei commercialisti e a creare una rete di professionisti qualificati, capaci di offrire alle imprese un supporto concreto nell’adozione di assetti organizzativi conformi alla normativa, trasformando così un obbligo di legge in una reale opportunità di crescita.
Tra relazioni tecniche e confronto aperto, l’evento, promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Avellino, in collaborazione con la Camera di Commercio Irpinia Sannio, la Fondazione Commercialisti Avellino e Confindustria Avellino, ha offerto, inoltre, spunti operativi e nuove prospettive sul ruolo strategico della certificazione: non solo un adempimento, ma un vero e proprio strumento di sviluppo e competitività per la categoria.
L’incontro ha riscosso grande interesse da parte dei professionisti del territorio, interessati a conoscere meglio il valore e le potenzialità della certificazione di qualità nell’esercizio della professione.
A seguire si è aperta la sessione tecnica con gli interventi di Carmine Ferrara (Fondazione Commercialisti Avellino), che ha approfondito l’obbligo per le imprese di dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili previsto dall’art. 2086; Marcella Caradonna, Presidente ODCEC Milano, la quale ha evidenziato l’importanza dell’incontro: “Questo evento sancisce una sinergia tra l’Ordine di Milano e l’Ordine di Avellino su un progetto innovativo in quanto crea un’alleanza tra il mondo della qualità e il mondo delle professioni in particolare quello dei commercialisti. L’Ordine di Milano si è fatto promotore per la prima volta di una prassi di riferimento per la certificazione di qualità degli adeguati assetti. In questo schema di certificazione il ruolo del commercialista è centrale ed il progetto non vuole essere isolato al territorio di Milano ma sarà reso disponibile a tutti gli Ordini che vorranno offrire tale opportunità ai propri iscritti”.
Vincenzo Borrelli, Area Manager Ovest Sud di Certiquality srl, che ha illustrato il ruolo del commercialista auditor nella struttura organizzativa della certificazione.
Grande interesse anche per la tavola rotonda che ha visto la partecipazione di diversi presidenti di ordini territoriali: Francesco Matacena (ODCEC Napoli Nord), Agostino Soave (ODCEC Salerno) eNunzio Ritorto (ODCEC Sala Consilina).
L’evento si è concluso con l’impegno condiviso a promuovere sempre più la cultura della qualità e della certificazione tra i commercialisti, riconoscendola come leva strategica di crescita per la categoria a beneficio non solo dei professionisti, ma anche delle imprese e dei clienti che si avvalgono della loro consulenza.