La volontà di vincere e la forza del crederci

Chiavi vitali per i successi del Campione Mondiale di Pizza Classica Simone Zullo.

Simone Zullo, nuovo Campione Mondiale di Pizza Classica, sta attirando l’attenzione di tantissimi mass media per la sua originale storia di vita che l’ha portato al successo. Parlare del nuovo Campione Mondiale di Pizza Classica Simone Zullo, non è facile perché gli spazi di un articolo a lui giustamente dedicato sono talmente pochi rispetto a pagine che potrebbero costituire un libro. Su Simone Zullo potrebbe essere realizzato un film che, sono certo, riuscirebbe ad offrire e suscitare nei giovani con sani sentimenti, volontà di migliorarsi, progredire ed affermarsi sempre più, la materia prima per successi di vita come quelli con gran passione da lui iniziati e consolidati. Stupisce tutti la storia di un giovane 35enne, nato a San Michele di Alife nella casertana “Terra di Lavoro”, che in virtù degli insegnamenti familiari ricevuti, coinvolgendo il fratello Alessio e con la base di una esemplare unione familiare, con il fratello Erik, papà Enrico e mamma Rosaria Mormile, sia riuscito, nonostante tante peripezie di vita sin qui vissute, a portare avanti gli intenti del realizzare qualcosa di tanto importante come un ristorante a tre piani con giardino incanto a Sydney dal nome “Fratelli Pulcinella”. Proprio come Pulcinella, icona della semplicità e della gioia, simbolo intramontabile della cultura napoletana, celebre maschera partenopea che incarna l’umorismo e la vivacità cosciente dei problemi in cui si trova, pronto in ogni occasione ad uscire dalle difficoltà con un sorriso, Simone è riuscito in pochi anni di vita, con veramente tanti sacrifici che hanno trovato l’intensa collaborazione del fratello, ad affermarsi e diventare famoso nel mondo portando la vera pizza napoletana oltre i confini della propria patria e dandole una affermazione di conquista dei palati più fini, prelibati ed esigenti di bontà gastronomiche anche in terra australiana. Simone giunse in Australia per lavorare come pizzaiolo all’età di 17 anni e dopo poco tempo si trovò letteralmente in strada perché, licenziato per divergenze con il suo datore di lavoro. Nell’ostello dove alloggiava gli rubarono anche il passaporto e gli erano rimasti soli 200.00€ in tasca. Per affrontare il difficile momento, iniziò a fare spettacoli breakdance e performance di pizza freestyle, poi andò a lavorare in un quartiere italiano dove lo raggiunse il fratello Alessio, tipo molto dinamico e volenteroso che aveva lavorato come animatore e cominciarono così a lavorare insieme, 17 ore al giorno, senza riposo settimanale e le cose andavano discretamente. Poi Simone per un periodo di tempo lasciò l’Australia per la nascita dei 2 figli gemelli ed al rientro in Australia gli venne negato l’ingresso al paese con un blocco di tre anni e venne anche trattenuto in un centro di detenzione fino a raggiungere il giorno nel quale potè essere attuata l’espulsione. Alessio, che invece era rimasto a Sydney, concordemente con i consigli di Simone, decise di aprire in un centro con un buon afflusso di pubblico, una pizzeria “apri e smonta” che ebbe un crescente successo, ma appena la produzione di qualche pizza giornaliera si sviluppò raggiungendo circa 150 pizze al giorno, ecco un nuovo intoppo da parte delle autorità che costrinsero Alessio a chiudere perché creava intralci al traffico cittadino. Senza perdersi d’animo Simone convinse Alessio a trovare altra location per la loro pizzeria e con un gran lavoro si riuscì a ristrutturare un vecchio rudere che, vuoi perché ormai conosciuti per le loro meravigliose pizze, vuoi per la simpatia e cordialità del pizzaiolo, prese un volo di vendite incredibile, ma aimè ancora una volta una intimazione di chiusura spinse a trovare un nuovo locale che però questa volta divenne il definitivo, a tre piani con un attraente giardino, anche perché attraverso un prestito Alessio e Simone che, comunque essendo sempre fuori per motivi di permesso di entrata in quella Nazione, ne seguiva da lontano tutta l’attività lavorativa, diede la possibilità di creare la vendita di prodotti 100% italiani. Una svolta per i due giovani Alessio e Simone Zullo che ha conquistato una crescente clientela con avventori che nel risto-pizzeria “Fratelli Pulcinella” d’ora in poi potranno trovali uniti nel lavoro con la possibilità di proporre a tutti la pizza di Simone Campione del Mondo 2025 di Pizza Classica. Ora che Simone Zullo ha recentemente conquistato il titolo di Campione del Mondo di Pizza Classica, partecipando alla 22° edizione del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo, anche se come immaginiamo non fermerà i suoi successi perchè per lui gli elementi e missioni di vita sono la famiglia ed il lavoro, può essere più tranquillo sia nel lavoro che negli affetti familiari dopo il dramma vissuto con il figlio Enry che, gemello di Cristian, si è risvegliato dopo un coma profondo dovuto ad un incidente. Dopo aver affrontato di tutto, dal dramma per il figlio, alle diverse attività improntate per sopravvivere le chiusure in Australia per motivi burocratici delle pizzerie che apriva e che poco dopo era costretto a chiudere, le difficoltà nell’ottenere permessi di soggiorno, un azzardato prestito ed altro, sempre credendo nel suo personale valore con l’aggiunta di quello del fratello, ora i fratelli Zullo sono l’emblema della bella, buona e sana italianità nel mondo, anche ospiti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tutto questo si spiega nelle parole di Simone che afferma: “Non smettere mai di crederci. Anche quando tutto sembra andare storto, anche quando la notte è più lunga e fredda, direi di stringere i denti, di camminare a testa alta, perché la forza e l’amore della famiglia saranno l’ancora del successo ed anche al giorno più buio seguirà quello della rivalsa. Basta continuare a sognare, anche quando si dorme per terra”.

Giuseppe De Girolamo