Brusciano, 150 anni fa il Miracolo di S. Antonio di Padova

Nel 150° Anniversario del Miracolo Antoniano esperito il 13 giugno del 1875 in Vico tre Santi, oggi Via Cavalcanti, a Brusciano la Comunità Interparrocchiale è pronta a festeggiare Sant’Antonio di Padova e vivere le “Celebrazioni di Venerdì 13 Giugno 2025 nella parrocchia di S. Maria delle Grazie” con le Sante Messe delle ore 7.00, 11.30 e 19.00 quest’ultima con la Solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo di Nola, S. E. Mons. Francesco Marino, con la partecipazione del Sindaco, delle Autorità civili e militari e dei Comitati della Festa dei Gigli cui farà seguito, alle ore 20.30, la Processione del Santo.

Questo l’invito del Parroco di Brusciano, Don Salvatore Purcaro: «Celebriamo il nostro Santo! Il cuore è colmo di gioia per quell’intreccio tra devozione, tradizione e appartenenza. Sant’Antonio con la sua statua che attraversa il nostro paese, ci presenta le tre cose essenziali: la bellezza del giglio, la tenerezza del Bambino Gesù, la Sacra Scrittura aperta tra le mani. Interceda per noi, affinché siamo sempre capaci dii vivere una vita fiorita nel bene, profumata di Cristo e illuminata dalla Parola».

A Brusciano giusto 150 anni fa, una contadina, Zi Cecca De Falco, aveva chiese la Grazia a Sant’Antonio per la guarigione del suo figlioletto malato promettendogli, alla ricezione, una testiera d’argento per il Bambinello Gesù in braccio al Santo. A guarigione avvenuta dovendo assolvere al “Voto per Grazia Ricevuta” la povera Zi Cecca, impossibilitata nell’acquisto del bene d’argento da donare al Santo, si limitò, al passaggio della Processione di S. Antonio il 13 giugno 1875, a lanciare dal suo balconcino una guantiera con foglie di limoni, fiori e 16 ostie. Quello che successe venne rappresentato in forma poetica dal Parroco di allora, Don Francesco Monda, con queste parole: «Che gran prodigio, che bel portento!/Ostie leggere versate al vento/Sul capo fermarsi del Dio Bambino/A foggia quasi di un cappellino./Erano sedici le ostie versate,/ma solo tredici si sono fissate./Le altre andarono in preda al vento./Che gran prodigio, che bel portento!». Da allora in poi la Comunità dei fedeli di Brusciano decise di ringraziare il Santo con l’annuale “Ballata dei Gigli” che si tiene nell’ultima domenica di agosto di ogni anno.

Una grandiosa gratificazione collettiva venne vissuta dai bruscianesi nell’anno 2009, https://www.joyfreepress.com/2023/05/31/385383-brusciano-ricordo-ballata-del-giglio-a-padova-2009-di-antonio-castaldo/, portando la Ballata del Giglio presso il Santo a Padova, come nel documentario del sociologo e giornalista Antonio Castaldo, postato sul web da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali e Associazione “Umanitas Viva” di Napoli, all’indirizzo, https://www.youtube.com/watch?v=fMTLkR58i3w, per la prima parte  e all’indirizzo, https://www.youtube.com/watch?v=Ou3SnTsMoIk, per la seconda parte.

Quest’anno ricorre un altro anniversario segnato dall’effige di Sant’Antonio di Padova nella diaspora degli emigranti bruscianesi negli Stati Uniti d’America come raccontato, fra tante altre testimonianze raccolte nella sua ricerca, dal sociologo e giornalista Antonio Castaldo, nel suo libro intitolato “La Festa dei Gigli di Brusciano. Uno sguardo su storia, cultura, religione e folklore di una Comunità Meridionale in Italia e nella esperienza migratoria negli Stati Uniti e in Argentina”. Questa tradizione mise radici nel 1908 nella “Italian Harlem” a New York ad opera dell’emigrante bruscianese Gioacchino Vivolo. Il ventiseienne Gioacchino Vivolo partì da Brusciano nel dicembre 1907 e dopo un po’ di tempo venne raggiunto a New York dalla moglie Concetta e dalla figlia Anna nella casa di East Harlem. Qui sulla 106esima Strada Gioacchino e suo fratello Rocco Vivolo, membri della “Società Bruscianese”, iniziarono nella devozione per Sant’Antonio di Padova la tradizione della “Giglio Dance”. Nel 1928 il New York Times dedicò un articolo alla “Dancing Tower Torre Danzante” e alla pacifica festa dei bruscianesi che si tenne nel “Labour Day” che negli USA è festività nazionale federale ricadente il primo lunedì di settembre di ogni anno. Nella memoria degli italoamericani giglianti restano le figure dei capiparanza di origini bruscianesi, Rocco e Gioacchino Vivolo, Angelo Granata e Tony Cappola del trascorso Novecento. Nel mese di giugno del 1925 da Brusciano venne spedita in America la copia della statua di Sant’Antonio di Padova della Chiesa S. Maria delle Grazie, recante una targhetta a tergo del piedistallo con queste parole incise: “Ricordo di Gioacchino Vivolo di Biagio – Ai Bruscianesi nella Festa del Giglio alle 106 Strade Giugno 1925”. La stessa statua dopo decenni di impiego nelle tradizionali annuali feste antoniane ad East Harlem ora è conservata dai discendenti della famiglia Vivolo, fra cui Phil Bruno della “Giglio Society of East Harlem New York”. Antonio Castaldo nel 2003 si recò negli Stati Uniti d’America per documentare “La Festa del Giglio a New York”, https://www.youtube.com/watch?v=hhTWIbflw5c.

Questo è stato l’ultimo scambio di auguri, Brusciano-GSEH New York, per la passata “Giglio Dance 2024https://www.eastharlemgiglio.org/brusciano-greetings-giglio-dance-of-east-harlem-new-york-usa/. Per il 150° Anniversario nell’agostana Ballata dei Gigli di Brusciano è attesa una delegazione di italoamericani guidata da Phil Bruno, discendente della famiglia Vivolo e D’Amore in USA appartenente alla Giglio Society of East Harlem New York.