In Campania il comparto delle costruzioni rappresenta un settore chiave per l’economia regionale, con 68.616 imprese attive su un totale di 502.285, pari a circa il 13% del tessuto imprenditoriale locale[1]. Un’industria diffusa e radicata, essenziale per accompagnare i processi di rigenerazione urbana e di transizione sostenibile. A conferma di questa centralità, circa 936 milioni di euro del PNRR sono stati destinati a interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio nella regione[2],evidenziando l’impegno a favore della conservazione dell’ambiente costruito. Proprio di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e del recupero degli edifici storici si è discusso oggi a Napoli, in occasione della quarta tappa dei SAIE LAB, organizzati da SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti. L’appuntamento, ospitato presso il Centro Congressi dell’Università Federico II, è stato dedicato al tema “Impianti nel recupero di edifici storici” ed è stato anche l’occasione per presentare i risultati dell’Osservatorio SAIE, realizzato da Nomisma, sull’andamento e le opinioni delle imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti), con un focus specifico sul territorio campano.
Durante i saluti istituzionali sono intervenuti anche Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli e Presidente ANCI; Edoardo Cosenza, Assessore alle Infrastrutture e Mobilità del Comune di Napoli; Paola Marone, Presidente Federcostruzioni; Luigi Della Gatta, Presidente ANCE Campania; Davide Sala, Vicepresidente ACEN; Ada Minieri, Consigliere Segretario Ordine Ingegneri di Napoli e Lorenzo Capobianco, Presidente dell’Ordine Architetti di Napoli.
Osservatorio SAIE: i numeri della filiera delle costruzioni in Campania
Le imprese campane del settore edilizia e impianti stanno attraversando una fase di cauto ottimismo. Nel 2024, il 20% delle aziende ha chiuso l’anno con un aumento del proprio fatturato, mentre il 39% ha avuto dei ricavi stabili. E per il 2025? Il 26% del campione prevede già di chiudere l’anno con un segno positivo. Questo dato si affianca a una generale stabilità economica, dove il 57% delle imprese dichiara di avere un alto livello di fiducia nella propria attività. Un ottimismo che risulta più marcato rispetto alla percezione del mercato nel suo complesso e agli scenari macroeconomici e geopolitici, verso i quali le aziende esprimono invece maggiore incertezza. A sostenere la fiducia delle imprese concorrono anche le misure di incentivo pubblico. Il Bonus Ristrutturazioni è il più apprezzato, indicato da quasi 4 imprese su 10 (38%), seguito dal Superbonus 65% e dall’Ecobonus, entrambi al 35%. Al contrario, risultano meno rilevanti il Decreto Salva Casa e il Bonus Mobili, percepiti come marginali dal tessuto imprenditoriale locale. Significativo anche il ruolo del PNRR: il 76% delle imprese campane valuta positivamente gli incentivi per l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato, mentre il 54% ritiene efficaci gli investimenti per l’edilizia scolastica e universitaria. Buona anche la percezione delle misure per la rigenerazione urbana e per la digitalizzazione delle strutture pubbliche. Quanto alla Direttiva ‘Case Green’? Oltre 6 imprese su 10 (62%) anticipano un impatto positivo o molto positivo di questa misura, riconoscendo benefici significativi come il miglioramento del comfort abitativo, lo stimolo al mercato edilizio e la valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Tuttavia, nonostante il clima di fiducia, non mancano le criticità. Infatti, i principali ostacoli segnalati riguardano la burocrazia, la carenza di personale qualificato (entrambi al 52%) e la forte concorrenza nel mercato (50%). Preoccupa poi l’incertezza normativa (47%), che sta incidendo negativamente sull’operatività delle aziende. Tra tutte le difficoltà, è proprio la mancanza di personale altamente qualificato a impattare maggiormente sulla tenuta del comparto; questa carenza sta in parte influendo sulla capacità produttiva e commerciale delle imprese, tanto che solo il 38% ritiene adeguato il proprio portafoglio ordini per il 2025. Ma quali sono le figure più ricercate? Si tratta soprattutto di operai altamente specializzati (50%), ma sono particolarmente richiesti anche impiegati, addetti non specializzati e specialisti digital/BIM (rispettivamente al 37%, 26% e 25%). Per sopperire a questa mancanza, 1 impresa su 2 ha in programma di assumere nel prossimo trimestre, con una previsione mediana di due nuove risorse. Sul fronte retributivo, il 30% delle aziende ha aumentato i salari, mentre il 67% li ha mantenuti invariati rispetto al trimestre precedente.
Il format dei SAIE LAB e di SAIE Bari 2025
Il SAIE LAB di Napoli, moderato dal direttore di Ingenio Andrea Dari, si è svolto in collaborazione con l’Ordine degli ingegneri di Napoli e di SIRA – Società italiana per il restauro dell’architettura, e con il patrocinio del Comune di Napoli, di ACEN – Associazione Costruttori edili Napoli, Ance Campania, Federcostruzioni, Assobim, Assorestauro, Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Napoli, Benevento e Avellino, Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori della Provincia di Benevento e Caserta, Ordine degli ingegneri della provincia di Benevento, Ordine dei periti industriali e dei periti industriali laureati di Caserta e della provincia di Avellino, Università degli studi di Napoli Federico II. Inoltre, l’evento ha visto la presenza delle seguenti aziende sponsor: Bono srl, Gree Electric Appliances e Tekno Point. Elettro, Il Giornale del Termoidraulico, Imprese Edili, Ingenio e RCI sono stati media partner del convegno.
L’appuntamento di Napoli ha rappresentato l’ultima tappa dei SAIE LAB 2025, un ciclo di incontri tecnici e divulgativi che ha attraversato l’Italia raggiungendo l’obiettivo di promuovere il confronto tra imprese, professionisti e istituzioni. Dopo Milano, Bologna e Brescia, la chiusura a Napoli ha voluto valorizzare il patrimonio edilizio del territorio, con un focus specifico sul ruolo strategico degli impianti tecnologici nel recupero degli edifici storici. Particolare rilievo è stato dato a case history significative, come gli interventi al Teatro di San Carlo e alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Appuntamento ora alla quarta edizione di SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti – che nel 2025 si svolgerà a Bari (23-25 ottobre, Nuova Fiera del Levante). SAIE è l’appuntamento fieristico di riferimento del comparto dove sarà possibile valutare tutte le novità di prodotto proposte dal settore delle costruzioni, sviluppare nuove opportunità di business, confrontarsi sulle principali tendenze e aggiornarsi sulle normative e tecnologie più attuali. La manifestazione prevedrà spazi espositivi con aree dimostrative convegni formativi per i professionisti e momenti di aggiornamento su temi centrali per il comparto. Quattro i settori espositivi previsti – Progettazione, Edilizia, Impianti e Servizi e Media – a rappresentanza di tutto il sistema delle costruzioni. Non mancheranno poi le iniziative speciali, vero fiore all’occhiello di SAIE, articolate in quattro percorsi tematici: SAIE Sostenibilità, SAIE Infrastrutture, SAIE Persone al Centro e SAIE Innovazione.
“La tappa di Napoli è la quarta dei SAIE LAB 2025, un percorso che ha attraversato l’Italia valorizzando le eccellenze territoriali e mettendo in connessione imprese, professionisti e istituzioni. – ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore Generale di SAIE – Le imprese dimostrano resilienza, fiducia, e iniziative come questa sono fondamentali per offrire risposte concrete, condividere buone pratiche e costruire relazioni di valore, Dopo queste tappe strategicamente importanti di avvicinamento e sensibilizzazione territoriale, l’appuntamento è ora a SAIE, dove tutta questa esperienza, verrà tradotta in quella che da anni è vissuta da tutti i professionisti del comparto come la fiera di riferimento da non mancare.”