Da venerdì 13 giugno 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Butto la plastica (io rivendico il mare)” per Qanto Records, il nuovo singolo di Arnaldo Furioso.
“Butto la plastica (Io rivendico il mare)”, quinto singolo tratto dal concept “Canzoni contro le (stronze) leggi del cosmo”, è una ballata elettro-pop inquieta, lenta ma tagliente, che denuncia due urgenze parallele: la plastica reale — particelle che sterminano la vita marina, penetrano nei nostri corpi e scorrono nel sangue come un veleno invisibile — e la plastica sociale, quella patina di finzioni, pose e algoritmi che ci anestetizza, isola e impedisce relazioni autentiche. Il ritornello “Io rivendico il mare” si erge a grido collettivo: il mare appartiene a tutti e reclama libertà dalla plastica, diventando simbolo di emancipazione verso orizzonti senza confini.
La canzone sarà presentata in anteprima all’Expo 2025 di Osaka (dal 15 al 21 giugno), nell’ambito dell’iniziativa “Plastic in Blood”, per sensibilizzare sull’inquinamento da microplastiche che unisce idealmente il Giappone alla terra d’Abruzzo del cantautore.
Spiega l’artista a proposito del brano: «Fare la differenziata può essere una forma di autoterapia? Beh, almeno secondo la protagonista di “Butto la plastica (io rivendico il mare)”, sì. Dopo una notte da incubo col suo ex, si sveglia e fa pulizia in casa e.…nella testa. È un brano che parla di due urgenze parallele: la plastica vera — quella che letteralmente ci sta invadendo — e la “plastica sociale”, quella patina appiccicosa di finzioni e algoritmi che ci anestetizza e isola. Quindi quel “io rivendico il mare” è anzitutto letterale – di chi è il mare? È tuo, è mio, è di ognuno di noi. Ma è anche allegoria: rivendicare il mare significa reclamare la nostra libertà, non accontentarci! La canzone è presentata in anteprima mondiale all’Expo 2025 di Osaka, con l’obiettivo di scuotere le coscienze su un’emergenza che unisce il Giappone alla mia amata terra: l’Abruzzo. Questo è il quinto singolo — e anche un nuovo glitch nel concept “Canzoni contro le (stronze) leggi del cosmo” — ma tranquilli, magari ve ne parlo un’altra volta!».