La Jomi Salerno scrive una nuova, straordinaria pagina della sua storia e conquista il decimo scudetto: un traguardo storico che consente alla squadra salernitana di cucire sul petto la stella, simbolo di eccellenza e dominio nel panorama della pallamano italiana.
In una finale combattuta e ricca di emozioni, la squadra di coach Thierry Vincent supera Erice con il punteggio di 32-28, imponendosi davanti al proprio pubblico, che sin dai primi minuti si dimostra il vero ottavo giocatore in campo.
La partita si apre con una partenza sprint delle siciliane, che al 4’ conducono 1-3. Ma Salerno risponde con determinazione e al 6’ ristabilisce la parità (4-4). Si gioca punto a punto, ma all’11’ arriva il primo sorpasso campano: Bujnochova e una strepitosa Dalla Costa portano le padrone di casa sull’8-6. È proprio l’azzurra a fare la differenza: segna, ispira e trascina, guadagnandosi a fine partita il titolo di MVP della finale.
Salerno continua a spingere: Linder para un tiro pericoloso di Ateba e Woller punisce Erice con un sottomano per il 10-8. Al 21’ le campane allungano fino al +4 (13-9), ma Erice reagisce e accorcia (13-11). Prima dell’intervallo, Squizziato segna il +3, e nonostante il guizzo di Do Nascimento, Salerno chiude il primo tempo avanti 16-14.
Nella ripresa la Jomi cambia marcia. La difesa si compatta, Linder chiude lo specchio in più occasioni, e l’attacco continua a colpire con freddezza e precisione. Al 50’ il tabellone segna 27-20, con Salerno che scava il solco decisivo. Erice prova il tutto per tutto e si porta sul 28-25 al 57’, ma Dalla Costa, glaciale dal dischetto, firma il rigore che riaccende Salerno e chiude la partita.
Il fischio finale sancisce la vittoria: 32-28. La Jomi Salerno è campione d’Italia per la decima volta. Lo fa a casa sua, nella sua arena, tra le braccia del suo pubblico. Una vittoria di squadra, di gruppo, di una società che da anni rappresenta un modello di eccellenza sportiva.