È un tributo letteral-musicale il nuovo singolo del cantautore Igor Nogarotto che dedica al suo conterraneo Cesare Pavese “Lavorare stanca” dall’Opera omonima dello scrittore delle Langhe. In programmazione radiofonica nazionale dal 21 maggio
“La vita va vissuta lontano dal paese: si profitta e si gode e poi, quando si torna, come me a quarant’anni, si trova tutto nuovo. Le Langhe non si perdono” è un passaggio fondamentale di Lavorare Stanca di Cesare Pavese, Opera che ha ispirato il cantautore Igor Nogarotto.
“Sono cresciuto come Pavese sulle colline delle Langhe, ho respirato lo stesso humus e la stessa dedizione al lavoro, poi mi sono trasferito nella metropoli (Roma), ma quando torno nella mia terra natìa, è ogni volta una vacanza, scompaiono nostalgia e senso di solitudine“ ci spiega Igor che conclude: “La campagna mi riporta alla radice della semplicità, dei valori veri, del sacrificio che nobilita, mostrandomi quanto la formalità cittadina sia meccanica e limitante”.
Video LAVORARE STANCA: https://youtu.be/VS4v0cszmeA
Il brano è estratto dall’album La voce del Servo (controcanto de La voce del Padrone di Franco Battiato) e ci racconta, oggi, la condizione del Servo (metaforicamente le persone comuni): a ogni brano è abbinata una parola chiave che costituisce lo step di crescita del Servo che in un percorso sonoro motivazionale, canzone dopo canzone, nonostante parta da una situazione svantaggiosa, viene motivato ad acquisire consapevolezza di sé e dei suoi obiettivi e attraversando “depressione, utopia, rivoluzione, estasi, ipocondria, frustrazione, preghiera, speranza” trova il suo riscatto sociale.