“Innamorati della musica in terrazza” prosegue venerdì 30 giugno alle 20.30 con l’omaggio all’anniversario di Pablo Picasso

“Innamorati della musica in terrazza” prosegue venerdì 30 giugno alle 20.30 con l’omaggio all’anniversario di Pablo Picasso. Il Duo pianistico formato da Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese eseguirà tra i diversi brani francesi in programma anche “Parade” di Satie: Paradeè balletto nato nel 1917 dalla collaborazione di Erik Satie, Jean Cocteau, Pablo Picasso e Lèonide Massine, per i Balletti Russi di Diaghilev.

Il balletto Paradenon ha una vera e propria storia: ispirato al mondo circense, rappresenta una parata di artisti da music-hall che si esibiscono fuori dal teatro per attirare il pubblico. Due imbonitori, caricature di manager, uno europeo e uno americano, mimano cerimoniosi inviti. Appare poi un marziale prestigiatore cinese e a seguire un’impertinente bimba vestita alla marinara: salta, finge di guidare un’automobile, volge in parodia un immaginario naufragio del Titanic e termina con un rag-time di autentico jazz dell’epoca. Entra in scena poi un cavallo seguito da una coppia di acrobati con le loro esibizioni. Il finale è melanconico: gli artisti invitano il pubblico ad entrare, ma il pubblico non entra.

Innovativa la musica: Cocteau chiese a Satie una partitura che fosse quasi un supporto musicale sul quale si staccassero rumori tratti dalla vita di tutti i giorni: il ticchettio della macchina da scrivere, uno sparo, i sibili di sirena, rumori di aeroplano.

Jean Concteau affidò a Picasso nel 1917 la realizzazione di un sipario per la sua opera teatrale del balletto Parade e Picasso contribuì a rendere sorprendente il balletto messo in scena: stupore e magnificenza è in effetti ciò che si prova dinnanzi ad un simile capolavoro, un unicumnel suo genere e che, raramente, viene esposto.

Il sipario è lo strumento attraverso il quale lo spettatore entra in contatto con una realtà virtuale, con personaggi teatrali, con scene rappresentate: è qui la grande forza di un linguaggio nuovo utilizzato in un espediente innovativo ed è così che lo spettatore viene introdotto visivamente all’esibizione del balletto vero e proprio.

La versione a quattro mani fu suonata la prima volta da Satie e Marcelle Meyer, in una serata “Poesia e musica” da Paul Guillaume: in questa versione manca l’introduzione corale.