Feudi di San Gregorio partecipa al progetto “Adotta una Scuola” di Altagamma con l’Istituto De Sanctis di Avellino

Feudi di San Gregorio ha, dunque, “adottato” l’istituto De Sanctis di Avellino, tra le prime scuole di viticultura al mondo, fondata nel 1879 per promuovere, attraverso gli studi scientifici, la produzione e la diffusione del prodotto vinicolo e sollevare le condizioni dell’agricoltura provinciale. Attraverso lezioni, laboratori e giornate in vigna e in cantina per cimentarsi in prima persona nelle lavorazioni con esperti come Pierpaolo Sirch (Responsabile di Produzione dell’azienda e co-fondatore della Scuola di Potatura Simonit&Sirch) e il suo team, i ragazzi verranno coinvolti nelle fasi pratiche dell’attività vitivinicola ed enologica, partecipando alle fasi cruciali delle attività di una cantina e approfondendo la conoscenza delle tecnologie disponibili.  

Il progetto Altagamma “Adotta una Scuola”, nato nel 2021 in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, giunge alla seconda edizione proseguendo nell’intento di creare un rapporto virtuoso tra scuole tecniche-professionali e il mondo industriale e di rispondere così alle più attuali esigenze delle aziende creative che oggi hanno bisogno di talenti manifatturieri, di “Talenti del Fare”.

Secondo Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma: “Il saper fare è al cuore dell’eccellenza del Made in Italy, è un elemento distintivo delle nostre creazioni e affonda le sue radici nella storia e nelle tradizioni del nostro Paese. Per questo Fondazione Altagamma è impegnata da anni sul tema della formazione e della tutela delle filiere dell’alta industria culturale e creativa italiana e intendiamo proseguire in tal senso. Con il progetto Adotta una Scuola vogliamo valorizzare le conoscenze e le competenze artigianali e tecniche, indispensabili per la nostra industria, coniugando esigenze delle imprese e necessità formative degli istituti”

Il progetto Adotta una Scuola comporta un processo collaborativo codificato che tende a ridurre il divario tra domanda e offerta di questi profili integrando i programmi didattici per rispondere alle più attuali esigenze delle aziende”, ha dichiarato Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma, “Lo studio Altagamma-Unioncamere[1] ha evidenziato una rilevante difficoltà a reperire talenti manifatturieri: si stima siano circa 346.000 le figure professionali che serviranno, ma solo 1 su 2 sarà identificata. Un paradosso in un Paese che vede il 23% di disoccupazione giovanile. Siamo orgogliosi che i marchi Altagamma abbiano voluto attivarsi e partecipare al progetto con generosità e spirito di collaborazione”.

I sei nuovi marchi che hanno aderito all’edizione 2022/2023 sono Davines, Ferrari Trento, Feudi di San Gregorio, Gucci, Pomellato e Zegna, che portano a 23 le Imprese socie complessivamente coinvolte nel progetto. Oltre 80 le classi sul territorio italiano attivate in due anni.

Le nuove Imprese Altagamma si affiancano alle 17 che hanno partecipato alla prima edizione e che proseguono l’impegno per l’anno scolastico 2022/2023: Aurora, Benetti, Bottega Veneta, Brioni, Bulgari, Fendi, Ferragamo, Giorgetti, Herno, Isaia, Loro Piana, Masseria San Domenico, Moncler, Poltrona Frau, Stellantis con i brand Alfa Romeo e Maserati, Technogym, The Gritti Palace Venice.  

Il prestigio e la notorietà dei brand coinvolti contribuisce alla visibilità e al successo dell’offerta formativa e migliora la percezione di questi percorsi professionali da parte di ragazze, ragazzi e famiglie.

Il fabbisogno di profili tecnici e professionali dell’alto di gamma italiano

Secondo lo studio Altagamma-Unioncamere pubblicato nel libro I Talenti del Fare 2,il fabbisogno di profili tecnici e professionali nei prossimi 5 anni è stimato in 346.000 rispetto ai 236.000 del 2019. Un segnale ambivalente, che indica una criticità̀ e al contempo la significativa crescita del mercato dell’alto di gamma mondiale, che ha registrato nel 2022 un incremento del 21%. Cresce dunque il fabbisogno di figure professionali manifatturiere, di cui però ad oggi solo il 50% riesce ad essere soddisfatto. Nel dettaglio saranno richiesti 108.000 profili nell’ Automotive, 94.000 nella Moda, 62.000 nell’Alimentare, 46.000 nel Design e Mobile e 36.000 nell’Ospitalità.