riceviamo e pubblichiamo:
Il Comitato politico della nostra Associazione, da qualche settimana, è stato e viene tuttora sollecitato da un gruppo
di operai dell’Azienda Sidigas, che in merito alle vicende societarie, vivono con estrema preoccupazione le questioni
attinenti, tradotte in una massima incertezza per quelle che sono le attuali situazioni e difficoltà del caso; di cui secondo
le loro stesse esternazioni: “non proprio troppo si parla, o se ne discute ben poco!”
“L’averci contattato ci ha, dapprima, motivato ed inorgoglito nell’ottica dell’essere noi riconosciuti, attualmente,
quale uno dei riferimenti più puntuali, o tra i pochi attivi, sul territorio provinciale – scrive così in una nota interna
il Comitato politico – ma operando, poi, a giusti ragionamenti in merito ed a congrue riflessioni sulla sostanza della
vicenda, ci è apparsa quantomeno particolare tale sollecitazione. Particolare, se non strana, ove risulterebbero, in
prima lettura e per questo non esaustiva, inefficaci o non facilmente esperibili tutte le altre circostanze e soluzioni che
pur ci sono, a tutela ed in difesa dei suddetti lavoratori e di quanti incorrono, purtroppo, in situazioni analoghe.”
L’Associazione Popolo e Territorio, vicina e solidale alle sofferenze di questi “padri di famiglia”, si chiede, difatti,
il come ed il perché, tali operai, sicuramente provati e non poco disperati, non abbiano trovato adeguate risposte e
proficuo sostegno da parte degli Enti preposti e delle Autorità competenti, in una pur cospicua abbondanza di riferimenti
in materia. Per cui se non legittimo, ma logico, è il domandarsi in prima battuta: “dove sono i Sindacati? E la Politica
dei diversi onorevoli e rappresentati e dei non pochi sindaci ed amministratori? Dove le Istituzioni ai vari livelli?”
È palese, infatti, che questi operai, oltre alle suddette incertezze dovute non solo allo stato attuale di cose ma anche
al generale difficile momento che ne acuisce la preoccupazione, si sentano profondamente abbandonati, palesando,
nella sollecitazione ricevuta, anche la scarsa attenzione in generale dei media ed in particolare della stampa locale.
L’Associazione Popolo e Territorio auspica, nel merito, ovviamente, la migliore soluzione possibile e nell’interesse
di tutti i soggetti coinvolti come le maestranze ed in quello dell’Azienda, della sua storicità ed importanza anche in
termini economici, essendo una fondamentale realtà territoriale, erogatrice di un servizio essenziale e, di cui, oggi molto
si discute anche per la guerra nell’Est Europa. Fiduciosi e sicuri, pertanto, che le vicende giudiziarie possano risolvere
tutto quanto, nelle più attente e rosee condizioni ed aspettative e, conseguentemente, nella più piena tutela dei lavoratori
e relative famiglie e, non meno, degli utenti e del Territorio che già soffre ben troppe crisi e mancanze.
“Nel concreto, viste le sollecitazioni che qui vengono accolte – conclude il Comitato politico, nella sua nota
interna approvata all’unanimità dal Direttivo – per quanto nelle nostre possibilità ed attraverso tutti gli strumenti
utili, ci si attiverà, promuovendo già nei prossimi giorni, come prima iniziativa, l’invito ad un tavolo di incontro e di
dialogo tra le parti interessate favorendo, sicuramente, il dibattito anche per mezzo della Stampa; cercando di sollevare
nel merito della discussione le immanenti preoccupazioni ed i possibili prossimi scenari.”
L’Associazione, infine, vista l’importanza, chiede, tramite il proprio Ufficio Stampa, la più ampia diffusione
della presente nota, sollecitando tutti i media affinché ne possa essere garantita la pubblicazione, ovvero il giusto
riscontro e spazio.