OP26, Maraia: “Su un accordo al ribasso, l’Italia tra i paesi più coraggiosi con la firma al Boga”

Riceviamo e pubblichiamo: Sull’onda di una COP26 che si è chiusa da poco con un accordo al ribasso che lascia i più insoddisfatti, sta passando in secondo piano l’adesione dell’ Italia al Boga(Beyond Oil & Gas  Alliance), un accordo tra i paesi aderenti che impegna i firmatari in iniziative concrete per un graduale abbandono dei combustibili fossili. Con l’adesione al Boga invece, l’Italia si è dimostrata coerente con gli impegni che dovevano essere presi, e tra i Paesi più coraggiosi, come ha affermato anche il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani. Il confronto con gli altri Stati alla COP26 però è servito anche per capire che l’Italia esercita un ruolo di leader in numerosi settori, come, per esempio, sulla economia circolare, sulla differenzazione dei rifiuti e sul loro recupero, e sulle rinnovabili. Proprio su queste, c’è da dire che L’Italia rispetto all’Europa e al resto del mondo è più avanti nelle installazioni da energie rinnovabili; lo stesso Cingolani ha affermato che l’Italia ha come obiettivo da raggiungere entro il 2030, quello di ottenere il 70% del fabbisogno energetico da sole fonti rinnovabili. Infine anche nella riconversione dei sussidi ambientalmente dannosi, i SAD, in sussidi ambientalmente favorevoli, i SAF, l’Italia ha accettato la sfida di porsi tra i primi Paesi con questo ambiziosissimo obiettivo.