Riceviamo e pubblichiamo: I risultati delle elezioni amministrative in Sicilia, del 10 e 11 ottobre, hanno visto il M5S eleggere due sindaci al primo turno, ad Alcamo, in provincia di Trapani e Caltagirone, in provincia di Siracusa. La Sicilia si conferma una Regione in cui il Movimento 5 Stelle Domenico Surdi riesce ad ottenere un buon risultato alle elezioni amministrative. In particolare ad Alcamo, il sindaco uscente M5S è stato riconfermato (è la prima volta per il M5S) grazie agli ottimi risultati dell’azione amministrativa messa in pratica dalla giunta uscente (raccolta differenziata oltre il 70% e crisi idrica risolta, per citare due risultati), mentre a Caltagirone è stata premiata l’alleanza PD-M5S, contro un centrodestra che cantava vittoria fino al giorno prima. Le indicazioni che emergono da queste amministrative siciliane sono due, a mio parere: 1) una buona azione amministrativa viene sempre premiata dagli elettori (ed è il caso di Alcamo), indipendentemente dall’andamento nazionale di questo o quel partito;2) quando PD e M5S riescono a fare fronte comune contro le destre (seppur esse riescano ad andare unite), questa alleanza viene la maggior parte delle volte premiata dal voto. Fin dal 2019, con Ariano Irpino tra le prime città in Italia in cui si è sperimentata con successo, l’alleanza di governo ha avuto ampio successo negli enti locali dove si è arrivati a praticarla contemporaneamente all’evoluzione del quadro politico nazionale. Il mio auspicio è che tali risultati in Sicilia convincano sempre di più le forze politiche interessate a proseguire lungo questa strada, l’unica in grado di sbarrare la strada all’avanzata di una destra che ha come unica capacità quella di fomentare le paure dei cittadini.