Gruppo BPER, utile netto di 200,6 milioni nei primi nove mesi del 2020

Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato in data odierna i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 30 settembre 2020. Ecco le principali evidenze:
Utile netto dei primi nove mesi dell’anno pari a € 200,6 milioni sostenuto da una buona capacità di generare ricavi e un efficace controllo dei costi di gestione.
Sul risultato del periodo influiscono, oltre ai contributi ai fondi sistemici per € 64,7 milioni, alcune componenti non ricorrenti, già contabilizzate nel primo semestre, quali rettifiche addizionali su crediti per oltre € 90 milioni relative al peggioramento del contesto macroeconomico causato dall’emergenza sanitaria e altri oneri straordinari per un ammontare complessivo pari a circa € 36 milioni. Utile netto del terzo trimestre pari a € 95,9 milioni che beneficia della crescita dei ricavi core  (€ 587,6 milioni) e del contenimento degli oneri operativi (€ 379,8 milioni), in presenza di una riduzione del costo del credito (20 bps). Contabilizzato nel trimestre il contributo ordinario al Fondo di Garanzia dei Depositi (“DGS”) stimato pari a € 30,5 milioni.
Confermata l’elevata solidità patrimoniale del Gruppo con un CET1 ratio Fully Loaded pro-forma  pari al 13,03% in significativo aumento di 46 bps da giugno 2020. CET1 ratio Phased In pro-forma  al 14,61% con un buffer patrimoniale complessivo di oltre € 2 miliardi rispetto al requisito minimo fissato dalla Banca Centrale Europea per il 2020.
Elevata posizione di liquidità con un indice LCR a 175,8% ampiamente superiore alla soglia regolamentare del 100% e buffer di liquidità di oltre € 15,5 miliardi.
Ulteriore deciso miglioramento dell’asset quality con NPE ratio lordo e netto rispettivamente all’8,8% e al 4,7% (dal 9,1% e 5,0% di giugno e dall’11,1% e 5,8% di fine 2019.
Continuate anche nella seconda parte dell’anno le iniziative di sostegno per privati e imprese e ulteriormente rafforzati i presidi volti a tutelare la salute di clienti e dipendenti e a garantire la continuità operativa dei processi aziendali. Oltre il 50% dei dipendenti è stato abilitato a forme di lavoro a distanza. Nell’ambito delle iniziative promosse a sostegno dell’economia in risposta all’emergenza sanitaria, accolte oltre 100mila domande di moratoria ed erogati oltre € 2,7 miliardi di finanziamenti garantiti dallo Stato.
Completato con successo nel mese di ottobre l’Aumento di Capitale pari a € 802 milioni a supporto dell’acquisizione di un ramo d’azienda dal Gruppo Intesa Sanpaolo, operazione della quale si conferma l’elevata valenza strategica ed industriale volta a favorire la crescita dimensionale del Gruppo con un significativo incremento delle quote di mercato e della base di clientela.
Alessandro Vandelli, Amministratore delegato e Direttore generale di BPER Banca, commenta: “Anche in questa seconda parte dell’anno, siamo stati impegnati su più fronti. In primo luogo, la nostra attenzione è stata rivolta a rafforzare e promuovere ulteriori iniziative a sostegno di famiglie e imprese in questo momento di difficoltà economica e sociale causato dal protrarsi dell’emergenza sanitaria, anche grazie al supporto delle nostre filiali e dei servizi centrali tornati alla piena operatività nel rispetto delle normative vigenti. Ad oggi, abbiamo accolto oltre 100 mila domande di moratoria ed erogato fondi per finanziamenti garantiti dallo Stato per oltre € 2,7 miliardi, promuovendo, al contempo, numerose iniziative benefiche e raccolte fondi al servizio dei territori e delle comunità servite. Nel corso del mese di ottobre, si è positivamente concluso l’aumento di capitale di € 802 milioni destinato a finanziare l’acquisto di un ramo d’azienda dal Gruppo Intesa Sanpaolo, operazione di grande rilevanza strategica che consentirà al Gruppo BPER di conseguire una significativa crescita dimensionale, sia in termini di quote di mercato che di clientela. E’ motivo di grande soddisfazione avere registrato il sostegno dei nostri soci e del mercato in un contesto così difficile e segnato da forti incertezze. Passando a commentare i numeri dei primi nove mesi dell’anno approvati oggi, non posso nascondere la grande soddisfazione per i risultati raggiunti, grazie allo straordinario impegno di tutto il personale del Gruppo. Buoni i livelli di redditività, anche per effetto della capacità di generare ricavi e contenere i costi della gestione, migliorando ulteriormente, al contempo, la qualità del credito e la già solida posizione patrimoniale. L’utile netto del periodo supera i € 200 milioni, grazie alla resilienza dei ricavi e nonostante la contabilizzazione di rettifiche addizionali su crediti per oltre € 90 milioni nel primo semestre a seguito del peggioramento delle previsioni macroeconomiche. La già solida posizione patrimoniale del Gruppo migliora ulteriormente con un CET1 ratio Fully Loaded pro-forma al 13,03% in aumento di 46 bps da giugno 2020 e di oltre un punto percentuale da fine 2019. La liquidità rimane elevata con un buffer disponibile di oltre € 15,5 miliardi. Da sottolineare un altro importante passo in avanti nel miglioramento della qualità del credito con un’ulteriore contrazione dello stock dei crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente del 20,0% e del 17,2% da fine 2019 che ha determinato, al contempo, la significativa diminuzione dell’NPE ratio lordo e netto rispettivamente all’8,8% e al 4,7%, i livelli più bassi degli ultimi 10 anni”.