Coronavirus, emergenza ventilatori. Protom aderisce all’iniziativa lanciata da Antonella Ciaramella

“Abbiamo condiviso immediatamente e con grande apprezzamento le finalità dell’iniziativa assunta dalla consigliera regionale Antonella Ciaramella che ha sollecitato la Protezione Civile sulla necessità di intervenire in maniera più forte sulla produzione di respiratori salva vita”, ha detto Fabio De Felice, Presidente di Protom.  “Siamo pronti a collaborare. È per questo che mettiamo a disposizione, le nostre competenze, maestranze e le nostre facilities di produzione, allo scopo di incrementare ulteriormente il nostro contributo al Paese in questo momento di grave difficoltà. Sono già diverse settimane che abbiamo gratuitamente reso fruibile a tutti gli studenti e docenti d’Italia la nostra piattaforma Scuolab, aiutando loro nel sostenere la necessaria continuità didattica. Siamo pronti a fare la nostra parte per contribuire a produrre quanto necessario per salvare il maggior numero di vite umane”.
Di seguito l’appello dell’on. Ciaramella 
Nei giorni scorsi ho scritto alla protezione civile e anche al Presidente De Luca per intervenire in maniera più forte sulla produzione di respiratori salva vita. Quella che stiamo affrontando è una vera guerra e non ci si può consentire che la nostra unica azienda nazionale produttrice di questi dispositivi non apra a collaborazioni esterne per aumentare la produttività.
Ci sono 5 aziende serissime campane (aereonautiche e meccatroniche), tutte fornitrici primarie di Leonardo, che si sono offerte alla Saire di Bologna, l’unica azienda italiana che produce ventilatori per la respirazione assistita, per fargli da subfornitori offrendo a disposizione le linee produttive per il periodo di emergenza. La cosa più urgente sono i ventilatori e purtroppo l’unico produttore sembra essere questa azienda che non riesce a far fronte al fabbisogno. Cercare sui mercati stranieri è ormai una mossa disperata, perché ormai ogni Paese produce per sé. La Cina ne ha mandati 100 ma solo in Puglia ne servono 400 a settimana. Se Protezione Civile o Governo costringessero la Saire a condividere i disegni industriali e ed i progetti, molte aziende potrebbero iniziare a produrre ventilatori.
Né è percorribile la strada di nuovo progetti: diversi politecnici hanno tentato di avviare questa soluzione ma i tempi, a loro stesso dire, non sono neanche lontanamente compatibili con l’emergenza. È in ballo la vita di migliaia di persone e davanti alla vita o la morte non si può dare priorità alla difesa di un brevetto. In tempi normali sarebbe impensabile im una democrazia come la nostra, ma non siamo in tempi normali! Stiamo combattendo una guerra invisibile e contro il tempo!
Il Governo abbia il coraggio di un intervento forte, utilizzando anche la facoltà di requisire se necessario! Nessuno vuole togliere l’esclusiva a questa azienda e con il coordinamento pubblico la loro proprietà industriale potrà essere garantita, anche allungando in maniera straordinaria la durata del brevetto oppure offrendo un diritto di esclusiva per la fornitura nazionale alla fine dell’emergenza.  Rivolgiamo anche tutti noi cittadini un appello accorato all’azienda stessa che di fronte ad un atto di fiducia reciproca potrà essere adeguatamente ricompensata. Gli strumenti di tutela si trovano, quello che non si troverà, se non ci muoviamo in tempo, sarà un respiratore per salvarci la vita.
 
Protom
Fondata nel 1995 dall’ing. Fabio De Felice, da circa venticinque anni Protom punta a trasformare l’innovazione in soluzioni industriali concrete per clienti e partner, con l’obiettivo di supportarli nella crescita del business. Protom ha i suoi quartier generali a Napoli e Milano e sedi in Francia, a Tolosa, e in Brasile, a San José dos Campos, e lavora con big player del comparto industriale, come Leonardo, ABB, Daher, Airbus, FCA, ATR, Hitachi Rail, nonché a multinazionali come Accenture, Indra e Engineering.
L’azienda, con un organico di 140 risorse e un’età media di 35 anni, ha ricevuto nel 2018 il certificato “Elite”, il programma di Borsa Italiana per le imprese ad alto potenziale, entrando poi nel 2019 nel novero dei “50 Future Shapers”, aziende selezionate per l’approccio innovativo intrapreso per rispondere alle sfide della Quarta Rivoluzione Industriale.
Negli ultimi anni, anche grazie ad azioni di diversificazione e rinnovamento della governance, l’azienda sta conquistando e rafforzando nuove quote di mercato.