La scrittrice spagnola Marta Sanz inaugura il programma culturale 2020 delll’Instituto Cervantes di Napoli, giovedì 30 gennaio

La scrittrice Marta Sanz inaugura il programma culturale 2020 promosso dall’Instituto Cervantes di Napoli. Giovedì 30 gennaio alle ore 16.30 all’auditorium dell’istituto diretto da Ferran Ferrando Melià, la scrittrice e critica letteraria madrilena – considerata una delle voci più originali della Spagna contemporanea – dialogherà con l’ispanista e traduttore Marco Ottaiano, portando la sua esperienza di autrice di successo.
Sarà l’occasione per affrontare diversi temi riflettendo sul concetto di universalità e autenticità letterarie, sul mercato e le abitudini di consumo culturale nel mondo globalizzato. Provando a condividere un’idea di cultura al tempo dello spettacolo, della banalizzazione del concetto di verità e del disprezzo educativo.
Scrittrice colta e poliedrica, docente della Escuela de escritores di Madrid e collaboratrice del quotidiano El País, Marta Sanz è stata insignita di numerosi e prestigiosi riconoscimenti: Premio Herralde, il premio Ojo Crítico de Narrativa, il Premio Vargas Llosa. Autrice tradotta in numerose lingue, tra le sue opere figurano romanzi  (su tutti, i gialli del detective gay Arturo Zarco) vari racconti,  raccolte poetiche, saggi e un’autobiografia romanzata, La lezione di anatomia.
Con l’incontro partenopeo all’Instituto Cervantes (via Nazario Sauro, 23 – ingresso gratuito), l’autrice di Showbiz e Lección de Anatomía inaugurerà la IX edizione del corso di traduzione letteraria per l’editoria, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Durante l’evento, inoltre, verranno letti brani tratti dai suo libri, sia in italiano da Giorgia Maria D’Iisa, che in spagnolo.
 
Il programma culturale promosso dal Cervantes proseguirà per tutto l’anno ospitando scrittori, registi, autori e protagonisti del mondo della cultura spagnola e dei paesi latinoamericani. Promuovendo mostre, incontri, happening, rassegne cinematografiche e teatrali, concerti, conferenze e convegni in costante dialogo con enti, istituzioni e realtà cittadine.
Tra i prossimi appuntamenti: a febbraio, in collaborazione con l’associazione Ex-Asilo Filangieri, si terrà Días de Andalucía, il festival del cinema andaluso. Tre i titoli in proiezione ogni lunedì alle 18 all’auditorium dell’istituto: Flamenco flamenco di Carlos Saura (il 3), Omega di José Sánchez-Montes e Gervasio Iglesias (il 10) e La novia di Paula Ortiz (il 17).
Giovedì 27 febbraio, invece, si terrà la conferenza di José Vicente Quirante Rives dal titolo, “Napoli e la Spagna tra parole e pietre”. In occasione del Festival di Storia, Quirante rifletterà sul rapporto storico e culturale tra la monarchia ispanica e il regno napoletano, ma con parole diverse e con uno sguardo nuovo.
A marzo è atteso a Napoli il fumettista e disegnatore Paco Roca, vincitore del Romics D’Oro, il premio riservato ai grandi maestri del comics. In occasione dell’edizione 2020 del COMICON Salone Internazionale del Fumetto, l’Instituto Cervantes di Napoli ospiterà dal 31 marzo al 31 maggio  una mostra di 60 opere dell’eclettico artista valenciano che sarà presente al vernissage.
Storie familiari tra Napoli, la Spagna ed il Nuovo Occidente è il titolo della tavola rotonda che vedrà protagonisti il 2 aprile Carlos Hernando, Valentina Favarò, Candida Carrino, Vittoria Fiorelli e Sergio Cappelli. L’incontro, in collaborazione l’Università Suor Orsola Benincasa e l’Archivio di Stato di Napoli, verterà sull’osmosi continua di culture, scambi artistici ed economici che per secoli hanno attraversato il Mediterraneo collegando Napoli alla Spagna.