I cittadini dicono no alla sospensione del mercato

Un sistema dei trasporti al collasso che taglia fuori la città dal resto della Campania. Per andare a Paestum da Avellino, il fine settimana, impossibile provarci, no pensarci. Dalla ferrovia per arrivare al centro devi chiamare il taxi.
Poi, in questi giorni si parla addirittura di sospendere il mercato bisettimanale.
Una città che chiude le saracinesche, che vede i giovani partire per lavoro, per divertimento, perché oramai Avellino é impossibile raggiungerla. Per lo shopping e per il tempo libero ci si sposta ad Atripalda, a Salerno o a Napoli? Fatemi un po’ capire volete atterrare definitivamente questa città?
Non vedete che Avellino perde il fulcro della provincia e la sua posizione centrale da per.
Al mercato viene anche la provincia.
Il mercato é un servizio pubblico che non si può sospendere. La questione delle tasse é un discorso che non convince nessuno. Propongo una raccolta di firme per evitare che il mercato sia sospeso, basta con questi blocchi, ingiustificati e impopolari.
La città di Avellino dice no a questa decisione.
Io vado dal fruttivendolo che paga le tasse
Io vado da Pasquale che paga le tasse
Io vado da Gino che paga le tasse
Io vado da Carlo che le strapaga le tasse
Io vado al mercato e pago il parcheggio, le tasse e faccio muovere il sistema.
Per necessità si é deciso di spostarlo a Campo Genova e ben venga lo spostamento, ma dopo poche settimane non si può far uscire un’altra storia per sospendere il mercato. Decidete il futuro di questa città, perché dai presupposti volete la sua fine e lo scollamento definitivo dall’intera regione. Io non desidero una città dormitorio. Ma una città a misura di cittadino che soddisfi il minimo dei servizi essenziali. Poi, non meravigliamoci se Avellino é l’ultima in classifica e regrediamo miseramente.