“20Lt. di benzina” il videoclip di Francesco Bellucci da oggi in anteprima su All Music Italia

Un distributore lungo una statale deserta. Il protagonista (Francesco Bellucci) a bordo di una vecchia Cadillac si ferma alla pompa di benzina. Estrae una tanica dal bagagliaio ed inizia a riempirla. Sui sedili posteriori, legato ed imbavagliato, c’è un poliziotto (P. Jack Marino). L’attesa, prima di ripartire, può essere lunga e noiosa. Ormai è esplicito: quei “20 litri” non saranno bruciati dal motore dell’automobile.
 
Interpretato da Francesco Bellucci e P. Jack Marino per la regia di Piernicola Arena“20Lt. Di Benzina” non è semplicemente un videoclip è uno “short film”. Una sorta di “Western Moderno” come le primissime pellicole di Tarantino che rievocavano un iconico Sergio Leone.
 
“20Lt. Di Benzina” è un condensato di violenza inespressa, che si lascia palpare senza mai mostrarsi completamente. Violenza attraente come nei film hollywoodiani, sadica e prepotente, sfogo di una rabbia profonda, irrazionale ed irrefrenabile, che dimora dentro ad ognuno di noi.
 
Piernicola Arena ci mostra il mondo con gli occhi del cattivo, facendoci innamorare più del male che del bene e trasformando l’antagonista in eroe.
Questo “short film”, perché l’inizio di un film potrebbe essere, racconta la fase preparatoria di un epilogo sicuramente tragico.
 
… Con 20 litri di benzina
Brucio la tua macchina nuova
Accendo il parlamento
Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro
Affondo una nave da crociera
Ti lascio a vivere da sola
Do alle fiamme la banca in centro
Con tutti i miei soldi dentro…
 
“20Lt. Di Benzina” è il primo singolo estratto dal nuovo album di Francesco Bellucci “Situazioni Sconvenienti” in uscita nei prossimi mesi.
 
“20Lt. Di Benzina” è sfogo a voce alta. Esplosione di un sentimento irrazionale, irrefrenabile, che dimora dentro ad ognuno di noi. E’ rabbia che diventa canzone, che diventa “Rock”.
 
Primordiale e ruvido nel suono, tagliente e corrosivo nel testo: Francesco esprime il desiderio ideologico ed utopistico, che si respira spesso nell’aria, di distruggere e bruciare tutto per poi ricostruire cambiando le cose.
 
Ma “20Lt. Di Benzina” non è solo questo: è anche la descrizione ironica e precisa di uno spaccato di società dei nostri tempi. Il lato più sottomesso dal consumismo e dal materialismo, che ci rende dipendenti ad un’approvazione fondata sull’apparire e sull’avere più che sull’essere, alimentando l’invidia e l’ira dei soggetti più deboli, schiavi di questo gioco, ma che non riescono a parteciparvi.
 
Parallelamente, Francesco Bellucci, racconta con autoironia e con scherzo il suo disagio e la sua incapacità nel proteggere i suo affetti e le cose a lui più care, quella sorta di sindrome che colpisce gli inquieti, il malessere del “distruggo tutto quello che tocco”.