Da Filiera a Comunità: IncontrArmando 2018, il pastificio con gli agricoltori dentro

Quasi seicento agricoltori provenienti da 9 regioni italiane, in rappresentanza delle 1.700 aziende agricole che costituiscono la Filiera Armando, hanno partecipato a IncontrArmando 2018 evento organizzato per il nono anno di seguito da De Matteis Agroalimentare. Si riunisce una vera e propria comunità, avviata nel 2009, oggi cresciuta in quantità e qualità fino a rappresentare un modello di eccellenza per l’intero sistema agroalimentare italiano. Contratti diretti con ciascun agricoltore, disciplinare rigoroso, selezionate varietà di grano duro, un prezzo minimo garantito più premi, assistenza agronomica, formazione e investimenti in tecnologia: dalla app “InformArmando” al progetto di monitoraggio satellitare dello stato delle colture. E uno sguardo attento alle nuove generazioni, con borse di studio per il prestigioso master SMEA.
Flumeri (AV) – 19 ottobre 2018. “…Si fa presto a dire Filiera…” – esordisce con un filo di ironia, davanti agli oltre seicento agricoltori partecipanti a IncontrArmando 2018, il Cav. del Lavoro Armando Enzo De Matteis. Insieme alla famiglia Grillo, giusto 25 anni fa, Armando fondò De Matteis Agroalimentare S.p.A. – Mulino e Pastificio, che oggi produce e vende in tutto il mondo 130.000 tonnellate di pasta ed è capofila di una delle filiere cerealicole più importanti del nostro Paese.
Sì, perché oggi le filiere sono improvvisamente diventate di moda, ed è certamente un bene, ma Armando De Matteis avviò il progetto di filiera che porta il suo nome nel 2009. Con lungimiranza e tenacia raccolse la sfida di produrre una pasta di qualità solo con grano 100% italiano, dimostrando con risultati concreti come fosse possibile ottenere una materia prima eccellente (al pari o superiore a quella abitualmente importata) puntando sulla costruzione di una rete e l’adozione di un nuovo metodo. E’ il “metodo” di Armando, appunto, tuttora innovativo e unico che ha fatto della filiera una vera e propria comunità: contratto diretto fra pastificio e agricoltore, controfirmato dallo stoccatore. Un contratto che impegna tutti i soggetti della filiera al rispetto di un disciplinare rigoroso; un processo che ha il suo termine (e inizio) proprio nell’assemblea IncontrArmando che una volta all’anno si tiene nella grande tensostruttura appositamente realizzata nella sede di Flumeri.
Dagli interventi di questo incontro emerge come il disciplinare, realizzato in collaborazione con Syngenta Italia, si sia evoluto nel tempo, e abbia accompagnato l’evoluzione delle aziende agricole aderenti alla filiera, che oggi producono un grano con indice proteico minimo del 14,5%; un grano che raggiunge picchi del 20 (contro il 12,5 medio della produzione italiana). Sul fronte dei prezzi, grazie al minimo garantito e al connesso sistema premiale, questa qualità porta a compensi per gli agricoltori di almeno 10 punti percentuali superiori alla media nazionale. Una comunità dunque nella quale si cresce tutti insieme, si discute si lavora e si definiscono obblighi e responsabilità per tutti. L’azienda è esigente, ma si mette in discussione e investe: assistenza agronomica in campo, con selezione delle sementi e individuazione di quelle più adatte ai vari territori, formazione, tecnologia… la App InformArmando, dedicata espressamente all’agricoltore per garantirgli
un flusso di informazioni costante e continuo che lo accompagni in tutte le fasi del lavoro, ha avuto un ottima accoglienza. Così come grande interesse ha destato il progetto di monitoraggio satellitare dello stato delle colture, grazie al quale in futuro una volta alla settimana si potrà avere una “immagine intelligente” del proprio campo che permetterà di capire lo stato d’avanzamento delle coltivazioni e suggerire quindi le necessarie correzioni. Ma l’investimento più rivolto al futuro, in particolare alle nuove generazioni, è certamente la borsa di studio, dedicata ai figli degli agricoltori, che l’azienda ogni anno mette in palio; il vincitore può gratuitamente frequentare la prestigiosa SMEA di Cremona per conseguire il “Master in Agri-Food Business”. Il vincitore della scorsa edizione del bando, non potendo
raggiungere fisicamente l’Irpinia in quanto, appunto, impegnato nel rigorosissimo cursus studiorum, ha inviato un sentito e orgoglioso videomessaggio di ringraziamento. Il ritorno dei giovani alla terra fa pienamente parte degli obiettivi di De Matteis, che fin dall’inizio della sua attività pratica una agricoltura moderna da affrontare con cultura manageriale, sorretta da solidi valori etici, sociali e ambientali.
Si è dato naturalmente spazio alle voci critiche, di un certo rilievo in questa edizione in relazione al “2018 annus horribilis” da un punto di vista climatico: le anomale piogge di maggio hanno danneggiato diversi raccolti impedendo in alcuni casi di soddisfare appieno i parametri richiesti dal disciplinare. A tal proposito ci si prefigge di studiare soluzioni che non penalizzino nemmeno l’agricoltore: data l’occasionalità di questo andamento climatico si potrebbe formulare un sistema di polizze assicurative che tutelino tutti i soggetti della filiera. Proprio sul consumatore, anello finale della filiera si è concentrato l’intervento del prof. Angelo Frascarelli, docente di Economia e Politica Agraria presso l’Università di Perugia,. “Pasta Armando è un’esperienza imprenditoriale interessante perché ha fatto una scelta forte e
chiara che va nella direzione della valorizzazione dei prodotti, soprattutto quelli alimentari. Il consumatore non ha solo l’obiettivo di sfamarsi, ma vuole anche emozionarsi. Vuole comprare prodotti che hanno valore, una storia, un territorio. E Pasta Armando per fare questo non poteva presentarsi solo come pastificio, doveva per forza coinvolgere tutti gli attori della filiera: gli stoccatori, gli agricoltori, i produttori di sementi e di mezzi tecnici per l’agricoltura. De Matteis è
riuscita a creare una comunità che ha l’obiettivo di portare sulle tavole del consumatore un prodotto che ha valore perché viene da un territorio, perché ha delle qualità intrinseche.” La giornata è stata chiusa da Marco De Matteis, amministratore delegato: “Per alcuni di voi questo è il nono IncontrArmando. Quando mio padre avviò il progetto, nel 2009, nessuno avrebbe mai creduto che potessimo diventare tanti e vi ringrazio di cuore per esserci e per continuare a farlo. E’ per noi una soddisfazione enorme…” – ha proseguito – “…e un altrettanto grande responsabilità, poiché la nostra filiera integrata, la nostra comunità, sta diventando il modello al quale guardano aziende, organizzazioni professionali, istituzioni grandi e piccole. Stiamo dimostrando…” – ha concluso De Matteis – “…che industria alimentare e agricoltura non
solo possono, ma debbono convivere: perché solo insieme si rinnovano e portano sviluppo economico e sociale per il nostro paese”