In rassegna a Ravello, dal 1° Aprile prossimo, la personale di pittura di Leonardo Pappone

In rassegna a Ravello, a partire dal 1° Aprile prossimo, nei suggestivi spazi di Belmond Hotel Caruso, la personale di pittura di Leonardo Pappone, l’eclettico artista campano ispirato dal modernismo.

Classe 1958, Leonardo Pappone – in arte LeoPapp – può senza dubbio essere definito un epigone del secondo Novecento italiano, dalla fortunata stagione del costruttivismo alla re-interpretazione degli spazi metropolitani. Ed è proprio questo l’ambito in cui Pappone ha raccolto e continua a raccogliere maggiori consensi e riconoscimenti.

Entusiasta della modernità e della lezione dechirichiana, Pappone propone, in questa mostra a Ravello, un ciclo di visioni urbane che – come sottolinea Massimo Rossi Ruben, curatore degli apparati critici – “[…] stemperano nella formula della Pop art americana, dominata dal graffitismo, dal fumetto e dal linguaggio della società dei consumi”. Del tutto inedita, invece, è la palette cromatica utilizzata da Pappone, singolare e carica nell’uso degli acrilici e a tratti visionaria per l’intensità di certe campiture.

Pappone anticipa, con questa preview in Costiera, una stagione espositiva di particolare impegno promozionale, con la partecipazione a numerose altre iniziative – personali e collettive – su gran parte del territorio nazionale, con il sostegno di partner istituzionali e il coinvolgimento di fondazioni e musei.

Meta privilegiata del Grand Tour per i giovani lord inglesi – nell’Ottocento – e hotel de charme – ora – per lo star system internazionale, il Belmond Hotel Caruso vanta illustri ospiti e frequentatori del passato, tra i quali la divina Greta Garbo, Romy Schneider e – anni dopo – Jackie Kennedy, che non disdegna la corte del Don-Giovanni Agnelli, altro ospite della magione. Il Belmond Hotel Caruso (che prende nome da Pantaleone Caruso, l’illuminato proprietario che nei primi del Novecento trasformò la già sontuosa Villa d’Afflitto in un albergo di lusso) ospitò anche l’omonimo tenore, che qui soggiornò diverse volte nelle pause dei suoi concerti americani. Ed è proprio questo il sillogismo cui si rifà LeoPapp con le sue opere esposte nella hall dell’Hotel, nel gioco di rimandi tra voci ed immagini con l’America, delle cui città LeoPapp ritrae quinte e scorci metropolitani.

La suggestione è garantita!

La mostra, curata ed allestita da Augusto Ozzella (Associazione culturale Cosmoart), resterà aperta al pubblico fino al prossimo 31 Maggio.