Approvati i risultati preliminari consolidati di Gruppo relativi all’esercizio 2017

Utile netto dell’esercizio pari a € 176,4 milioni a fronte di € 14,3 milioni del 2016.
Sul risultato del 2017 hanno influito negativamente la prevista perdita generata dall’ingresso nel perimetro di gruppo di Nuova Carife e poste non ricorrenti per € 169,9 milioni, sostanzialmente bilanciate dall’iscrizione del badwill per € 190,9 milioni[i]
 
Proposta di un dividendo cash di € 11 centesimi per azione in significativa crescita rispetto ai € 6 centesimi del 2016
 
Confermata l’elevata solidità patrimoniale con un CET1 ratio Fully Phased pari al 13,7% ai vertici del sistema bancario italiano. Ampio eccesso di capitale pari a circa € 1,9 miliardi rispetto al requisito SREP 2018
 
Continua il trend di ulteriore rilevante miglioramento dell’asset quality con un NPE ratio lordo al 19,8%, in calo per il sesto trimestre consecutivo, dal 23,5% di giugno 2016, grazie alle azioni strategiche implementate negli ultimi anni a presidio della qualità del credito del Gruppo:
 

  • default rate pari al 2,1% (4,2% nel 2016) con flussi in ingresso a crediti deteriorati da “bonis” sostanzialmente dimezzati (-46,2% a/a);
  • cure rate all’11,5% (8,3% nel 2016) con significativo aumento dei flussi di NPE tornati in “bonis” (+32,9% a/a);
  • danger rate ridotto al 16,1% (17,6% nel 2016) con flussi in ingresso a sofferenza in diminuzione del 12,1% a/a;
  • coverage ratio dei crediti deteriorati al 48,7% in rilevante incremento dal 44,5% di fine 2016;
  • Texas ratio[ii] in forte miglioramento al 101,9% dal 111,6% del 2016 ormai prossimo a scendere sotto quota 100%

 
Positivo lo sviluppo dell’attività commerciale con gli impieghi alla clientela che hanno raggiunto € 47,8 miliardi, in crescita del 5,1% nell’esercizio e di oltre il 2% al netto dell’integrazione di Nuova Carife. Anche sul fronte della raccolta complessiva si registrano incrementi significativi delle masse, che includendo il comparto Bancassurance, superano la soglia di € 90,0 miliardi rispetto ai circa € 85,0 miliardi del 2016, in sensibile aumento anche al netto della raccolta di Nuova Carife
 
La redditività dell’esercizio appena concluso, ed anche quella dello scorso anno, è interessata da variazioni di perimetro del Gruppo (acquisizione di Nuova Carife nel 2017 e di CR Saluzzo nel 2016) e, in aggiunta, risulta condizionata da rilevanti componenti non ricorrenti[iii]. Al netto di questi ultimi, la redditività operativa risulta in leggera crescita dello 0,3% a/a, mentre si registra un incremento dei costi della gestione del 2,5% a/a, peraltro fortemente influenzati dalla variazione di perimetro. Il risultato della gestione operativa risulta, quindi, pari a € 759,1 milioni rispetto a € 783,3 milioni del 2016. Il costo del credito dell’esercizio risulta pari a 112 bps in apprezzabile calo dai 136 bps del 2016.