È funk revolution al Dum Dum Republic

È funk revolution al Dum Dum Republic. Ancora una volta protagonista sarà la discrasia, intesa come alterazione artistica in cui confluiscono world music e radici mediterranee, fino a diventare fonte inesauribile di ispirazione. Dance-groove, funk, elettronica, gipsy, world music e jazz si incontrano. L’analogico si tuffa nel digitale e al dj set si uniscono gli interventi dal vivo del flauto traverso. Domenica 20 agosto alle ore 17 le vibrazioni di Leo Ferrara aka Zingabeat incrociano la poesia e il cantautorato di Antonino Barresi per un magico performing act al tramonto.
Zingabeat è un dj e produttore italiano residente da diversi anni in Uruguay, dove è divenuto punto di riferimento e promotore della musica funk, animando le notti di Montevideo. Ha suonato in occasione di eventi internazionali in Italia, Spagna, Argentina, Brasile, Cile e Cuba. Ha condiviso il palco con diversi artisti del livello di Tony Allen, Illya Kuryaki, Ney Matogrosso, Armandinho, Miss Bolivia, Almamegretta, McKlopedia, Akapellah e Apache.
La scelta musicale è determinata dal groove in tutte le sue forme, con la sua energia immediata e seducente.
Grande collezionista di vinili, Zingabeat concentra la sua ricerca su Soul, Funk, African American Disco e sul come questi stili abbiano influenzato altre culture, generando movimenti come l’Afrobeat, Candombe Beat e la Latin Soul.
Antonino Barresi, flautista, polistrumentista e compositore, è il frontman del Barresi Project, attualmente in tour con l’Elethno Popular Ensemble Tour: un’anteprima delle nuove sonorità e mix di culture sperimentate dall’ensemble negli ultimi due anni, tra world music, folk-jazz ed elettronica con echi cantautorali e progressive, che fanno del Barresi Project un progetto unico nel panorama nazionale.
Attualmente la formazione è in studio per la registrazione del terzo lavoro discografico che andrà a comporre la trilogia il cui centro propulsore è rappresentato dal mash-up delle culture e dei generi. Un confronto tra musicisti provenienti da estrazioni musicali differenti che realizza una sorta di dialogo possibile con un sound che rispecchia un’identità propria ed originale che si caratterizza proprio per la sua natura mista, tra incroci, fusioni e contaminazioni.
20 YEARS BUON COMPLEANNO ROY PACI & ARETUSKA – L’onda d’urto, però, sta per abbattersi sulla spiaggia del Dum Dum Republic il 22 agosto. L’happy Island del Cilento, infatti, sta scaldando i motori per accogliere il suo capitano, ROY PACI, direttore artistico del “RoyMundo Festival”, la kermesse che infiamma il litorale nella magica e suggestiva cornice a ridosso dell’area archeologica dei templi, tra mito e mare.
Ready for revolution, quindi? Perchè la sua è una rivoluzione culturale, all’insegna del suono globale, oltre le barriere politiche e contro la paura del diverso. Una carica di energia positiva e una forza comunicativa strepitosa per un fuori programma straordinario insieme alla sua super band di fiati, “RoyPaci & Aretuska”, che travolgerà il Dum Dum con l’ultimo singolo “Tira”, che anticipa l’album “Valelapena”, in uscita a settembre. Un ritorno energico con un ritmo incalzante, un sound accattivante, una melodia all’unisono come nello stile delle bande della sua Sicilia e un’elettronica generata comunque da strumenti e oggetti analogici, grazie al sapiente lavoro del produttore Dani Castelar. Nel testo, a firma di Daniele Silvestri, le parole rotolano con forte pregnanza metaforica. Al centro del brano una fune contesa come immagine di vita – un misto di forza, equilibrio e pazienza – e la vita come un gioco, nel quale è comunque importante non arrendersi.
Perché la musica non ha confini, né barriere”, come sostiene lo stesso Roy, ma è un’emozione pura che fluisce e arriva direttamente alla vita.