Niente da Perdere, il nuovo singolo di Godo’

Aspettando Godot, l’opera di Beckett, uno degli scritti teatrali maggiori dell’autore irlandese, ispira questa volta il nome di un progetto cantautoriale campano di tutto rispetto. Godo’ è Donato Barbato, classe 1985, laureato in Giurisprudenza, scrittore, autore, un cantautore fortemente legato ad Acerra, città in cui è cresciuto, e a Napoli, città in cui vive e lavora.
Il 22 Luglio pubblica il suo singolo Niente da perdere, registrato ai Black Eight Studios. Il video, girato all’Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo vede la regia di Hace Dig.
Godo’, paradossalmente, è un progetto contro l’attesa, lo smarrimento e la disillusione. Il singolo, Niente da perdere, ricalca in poco meno di quattro minuti i temi che fanno da cardine al progetto. L’unione fa la forza, mille voci sussurrate possono rompere il silenzio che schiavizza e incatena la libertà e i diritti che ogni uomo dovrebbe possedere, far propri, come un dogma, un postulato intrinseco donato alla nascita. Il gioco di sguardi tra lo stesso Donato Barbato e Sabrina Coppola, attrice co-protagnista del video, dà forma alle parole della canzone. Sguardi d’intesa, un invito alla cooperazione, alla collaborazione, che fa da eco al grido, leitmotiv del brano “Noi ci dobbiamo prendere tutto”. Un mantra che ripetuto, prima in maniera soffusa, poi urlato a gran voce, accende lentamente ma con costanza la fiamma che arde all’interno dell’animo di ogni singolo studente, lavoratore, uomo, costretto quotidianamente ad una sottomissione che prende la forma delle illusioni, della mediocrità che il sistema, la società ha imposto alla comunità, portando i sogni, i desideri, le ambizioni a vivere un lutto nero, silenzioso e irreversibile.
Le sonorità incalzanti, il ritmo folk, la tonalità maggiore, il colore del brano, fanno contemporaneamente da eco e da contrasto al senso del brano. Niente da perdere è un crescendo in musica avvincente e orecchiabile, che colpisce allo stomaco smuovendo le ceneri e liberando, finalmente, la fenice sopita.
Godo’ è un progetto che nasce dal bisogno di lottare contro il tempo, provando a fotografare il presente e immaginare il futuro. Un progetto acustico, folk, talvolta sorretto da sonorità elettriche, fatto di piccole storie quotidiane, personali e collettive che si ramificano rifiutando l’immobilismo.
La formazione attuale del progetto e mi accompagnano è composta da Simone Zaffiro (Cori/Chitarra) – Fernando Marozzi (Cori/Violino) – Fabio Gerardi (Basso) – Gianluca Zenga (Batteria/percussioni).
BIO
Donato Barbato, classe 1985, una laurea in Giurisprudenza e la passione per la musica e la scrittura. Studi di chitarra classica precocemente immolati sull’altare del diritto. Un forte legame con Acerra, città in cui è cresciuto, e con Napoli, dove vive e lavora.
Ha scritto e scrive per giornali e magazine, prevalentemente di musica e cultura.
Per molti anni ha alimentato il suo desiderio di canzoni seguendo la scena cantautorale italiana, Rino Gaetano su tutti, e quella anglosassone (Dylan e affini ma anche Lennon e Cat Stevens) e ha aspettato.
Poi è arrivato Godo’.
Godo’ paradossalmente è un progetto contro l’attesa, lo smarrimento e la disillusione.
La sua gestazione è stata alquanto confusa, costruita nel tempo e venuta fuori a piccoli sorsi per poi esplodere ad inizio 2016 con numerosi live set e concerti, varie partecipazioni a festival (Pozzuoli Folk Fest 2016, Estate Acerrana, selezioni Premio Lauzi, selezioni Premio Calise) collaborazioni e openact (Camera d’Autore, Non solo cantautori, Tommaso Primo/Fede’n’Marlen). Opener della data napoletana del Tour di Modena City Ramblers. Vincitore di una menzione speciale da parte della Vittek Records nel contest de LaFame dischi “Le canzoni migliori le aiuta la fame 2016/17” ha visto entrare un suo brano nella Euroindiechart e in 70 radio di 26 paesi nel mondo, nonchè finalista de “LaClinica dischi contest 2017.”
Finalista del FarciSentirecontest 2017, dell’Arezzo Wave Campania 2017 e del Nerano Music Festival 2017.
 
Il 22 Luglio pubblica il suo singolo Niente da perdere, registrato ai Black Eight Studios. Il video, girato all’Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo vede la regia di Hace Dig.