La Primavera dell’Avellino pareggia 2-2 col Cittadella

La Primavera pareggia 2-2 col Cittadella in casa, mettendo in mostra un bel calcio, pulito, aggressivo al punto giusto e, per certi tratti spettacolare. Andata in svantaggio su un rocambolesco autogol, la squadra ha finito il primo tempo in attacco e reclamando almeno un clamoroso rigore, negato dall’arbitro. Ad inizio del secondo tempo il Cittadella ha raddoppiato con un tiro da fuori area, probabilmente spostato dal forte vento durante la traiettoria. Comunque, anche questa volta, mister Cioffi ha indovinato i cambi e come già a Pescara, la squadra non si è disunita, come invece accadeva in passato, ed ha continuato a macinare gioco, ragionando con determinazione. Quindi al 61° il solito Arciello ha regalato una delle sue magie, con un imprendibile tiro quasi all’incrocio dei pali, dimezzando lo svantaggio. Gli irpini hanno continuato ad attaccare, sfiorando il gol in più occasioni e lamentando qualche intervento dubbio nell’area del Cittadella. Ad un minuto dalla fine un evidente fallo di mano di un difensore del Cittadella è stato sanzionato, questa volta, da un giustissimo rigore, messo a segno con la solita freddezza dagli 11 metri da Dragone. L’Avellino ha finito la partita all’attacco, ben figurando anche dinanzi al presidente Gubitosa che, da fondate voci di corridoio, sta predisponendo con mister Cioffi l’organigramma per dare un futuro sempre più prestigioso al settore giovanile dell’Avellino. Tra i migliori, come sempre, Arciello, ormai abituato all’appuntamento settimanale col gol, Dragone, come sempre freddo dagli 11 metri, Rescigno che ha macinato chilometri sulla corsia di destra, Sgambati e Rizzo che hanno dato sicurezza alla difesa ed il centrocampo che ha dato respiro al gioco. Sicuramente la Primavera sta finendo il campionato in crescita, sia sotto il profilo dei risultati, ma ancor di più sotto il profilo della freschezza atletica e della crescita di tutti i ragazzi facenti parte di questo gruppo.