Bagno di folla e partecipazione al convegno sul femminicidio a Grottolella

È stata davvero numerosa la partecipazione al convegno sul femminicidio, iniziativa promossa dalla associazione “LA COLLINA”, che si è tenuto ieri nella sala consiliare del consiglio comunale del comune di Grottolella. Il convegno moderato dal giornalista Remo D’Acierno, si è aperto con i saluti istituzionali, del sindaco di Grottolella Enza Bergamasco che posto l’attenzione sul ruolo che possono svolgere i piani di zona sui vari territori, al Sindaco sono seguiti i saluti di Rita Moriano componente del forum della gioventu’ di Grottolella, la quale ha sottolineato come certi fenomeni possono essere sconfitti solo con la partecipazione di tutti , senza escludere nessuno. Il consigliere Marco Grossi, invece ha invece mosso censure nei confronti del ruolo del nostro Parlamento-Legislatore,  il quale da piu’ di tre anni è assente e disattento su questo argomento,  come  le norme previste non svolgono una adeguata funzione né deterrente, né in termini di risposta sanzionatoria, norme, secondo il consigliere, emanate solo per placare il grave allarme sociale che deriva dal fenomeno della violenza di genere.  Molto toccante ed emozionante l’intervento della giornalista Anna Anzalone direttore del quotidiano online “CONTATTOLAB”, la quale ha letto e interpretato una passaggio di un libro scritto da Serena Dandini, la stessa ha poi posto l’accento sull’importanza di far funzionare meglio i centri antiviolenza. Lo stesso intervento della poetessa Maria Ronca, la quale ha letto passi significativi dei suoi libri scritti sul fenomeno della violenza di genere  suscitando  il vivo interesse del numeroso pubblico presente in sala. Sottolineando poi, il fatto che le donne vittime di violenze non sono sufficientemente tutelate, e rischiano dopo la denuncia altre e feroci violenze, la donna che denuncia non si sente protetta dalla istituzioni. Successivamente la dottoressa Giacomina Morante ha analizzato tutte le possibile conseguenze che derivano per la donna vittima di violenza, come la depressione, l’abbandono, e l’emarginazione dalla società, aggiunto come è ancora diffusa la paura della denuncia da parte di molte donne vittime di violenze. Anche la dottoressa Morante ha evidenziato come l’ambiente domestico è un potenziale luogo di feroci violenze .L’analisi sociologica del fenomeno è stata spiegata poi dalla sociologa Valeria Maglio, la quale ha sottolineato come la maggior parte delle violenze avvengano nel contesto familiare e affettivo, quindi il soggetto-orco è molto vicino alla potenziale vittima. Sempre la stessa Dottoressa Maglio ha spiegato come questo della violenza di genere, sia un fenomeno diffuso, traversale e grave. Fenomeno che si basa sulla concezione  di dominio che l’uomo ha sulla donna. L’avvocato Barbara Bergamasco ha analizzato la normativa sullo stalking e sul femminicidio, spiegando come negli ultimi anni il nostro ordinamento giuridico si è dotato, a partire dal 2009, di una normativa in grado di contrastare questo fenomeno adeguatamente, spiegando inoltre come il tribunale di Avellino rispetto al passato si sta muovendo nella direzione giusta per debellare il fenomeno. Il convegno, è stato poi chiuso dalla consigliere regionale e sindaco di Novi Velia, on. Maria Ricchiuti, la quale ha posto l’accento sul fatto delle risorse che vengono destinate per il contrasto a questo fenomeno. “Le risorse ci sono, occorre utilizzarle al meglio, evitando sperperi e clientelismi vari, occorre potenziale il ruolo dei centri antiviolenza facendo lavorando tutti insieme per raggiungere risultati importanti, la mia cultura cattolica, mi fa considerare l’utero in affitto alla stessa stregua delle altre altri violenze che si consumano sulle donne”- e quanto dichiarato dalla consigliere regionale Maria Ricchiuti.