Automobilismo d’epoca: ecco a voi le ultime novità

Notizie non buone per chi ha un’auto d’epoca. Se dovessero passare le modifiche inserite nell’ultima legge di Stabilità infatti, non sarebbero più considerate tali le vetture con 20 anni di età, bensì bisognerà che ne compiano almeno 30 per rientrare nella categoria. Questa decisione comporterebbe che ad oggi circa 300-325mila veicoli iscritti all’ASI non potrebbero più essere esentati dal bollo pagando solo la tassa di circolazione. Il dato allarmante è che se far pagare questa tassa in più alle auto così escluse porterà nelle casse dello Stato non più di 7 milioni e mezzo di euro, causerà invece tra i 2,2 ed i 5,7 milioni di perdite per chi opera nel settore come i carrozzieri, i piccoli riparatori, i distributori di benzina ed i ricambisti, settore questo già ampiamente colpito dalla crisi. Ciò che per fortuna per ora non sembra subire modifiche è l’assicurazione, che continua ad essere molto più conveniente rispetto a quella delle altre automobili. Una volta definita la data di immatricolazione, riconosciutone l’interesse storico e verificatene le ottime condizioni, si stipula che la guida dell’autovettura può essere effettuata da chiunque – anche se non direttamente dal titolare della polizza – e non è previsto il meccanismo del bolus-malus, ma tutte le automobili sono soggette ad una sola classe di merito. In generale per ottenere una polizza davvero conveniente è consigliabile rivolgersi a compagnie assicurative online, che offrono un notevole risparmio rispetto a quelle tradizionali. Tariffe più basse, offerte e promozioni, consentite soprattutto dal fatto che non ci sono spese di gestione, fanno sì che scegliere il sistema online sia molto vantaggioso. Essendoci però molta concorrenza in questo settore, prima di stipulare una polizza è sempre preferibile confrontare i preventivi per l’assicurazione di un’auto d’epoca presenti sul mercato: basta entrare in un sito come questo, leggere le varie informazioni e vedere le offerte proposte dalle diverse compagnie assicurative. Il fascino irresistibile di un’auto storica sembra essere sempre più diffuso nel nostro Paese e ne danno conferma  i numeri: negli ultimi dieci anni si è passati da 2, 7 milioni a 4 milioni di veicoli, parallelamente è aumentata la vendita di auto usate mentre è diminuita la rottamazione.