Venerdì 11 dicembre 2015 avrà luogo al Teatro Tasso di Napoli, Gesualdo da Venosa il dramma inedito di Anna Ortolani, con la regia di Giampiero Notarangelo, portato in scena per la prima volta nel cortile interno del Castello di Gesualdo dalla Compagnia Stabile del Teatro Tasso di Napoli, in apertura del programma Invito a Corte: finestra culturale dal Castello del Principe Carlo Gesualdo.
Invito a Corte, manifestazione culturale organizzata dal Comune di Gesualdo e cofinanziata dal Piano di Azione e Coesione della Campania ha sostenuto trenta giorni tra incontri musicali, itinerari artistici, rassegne teatrali, tavole rotonde e confronti istituzionali, creando l’occasione per reciproci scambi culturali tra artisti internazionali. Venerdì è la volta della città di Napoli legata al Comune di Gesualdo dalla figura del grande madrigalista Carlo Gesualdo.
Il dramma si basa sulla vita tormentata dell’ insigne musicista napoletano, autore di madrigali, mottetti, sacrae cantiones, e di un Miserere composto prima della sua morte nel 1613.
“All’inizio è stata la musica, poi la sua vita. Con Carlo Gesualdo da Venosa convivo da almeno vent’anni scandagliando biografie, lettere autografe e madrigali , visitando i luoghi dove ha vissuto: Palazzo di Sangro di Torremaggiore, il Castello di Gesualdo e quello di Venosa, nonché il palazzo dove ha abitato a Ferrara. Ho estratto dettagli della sua vita che potevano sembrare insignificanti ma che aggiungendosi agli altri componevano il complesso puzzle che mi ha aiutato ad interpretare per quanto possibile l’indole e il carattere del grande musicista napoletano, un uomo sfuggente, introverso, misterioso”, racconta la drammaturga Anna Ortolani.
A lei abbiamo chiesto il motivo dell’interesse verso la figura di un uomo che ha richiamato l’ammirazione di Stravinsky, che esaltò il Principe come innovatore e precursore della musica moderna e la creatività di cineasti del valore di Herzog.
“Mi sono avvicinata a questo grande genio con umiltà, soffermandomi sul suo travaglio interiore e i suoi rimorsi dopo i delitti della moglie Maria D’Avalos e del suo amante Fabrizio Carafa d’Andria, che certamente ha ordinato ma ai quali forse non ha neppure partecipato. Educato in una famiglia severa e cattolicissima (la madre era sorella del Cardinale Carlo Borromeo, futuro santo), protettore dei Gesuiti sulle orme del padre, deve aver vissuto quel delitto come il più imperdonabile dei peccati”.
Per l’occasione una delegazione di gesualdini partirà dal paese di Gesualdo per assistere al dramma nella città di Napoli; città dove Carlo viene avviato dal padre, a severi studi letterali e musicali, in quella che veniva considerata una delle più prestigiose accademie di corte dell’epoca della Controriforma. Città dalla quale fu costretto a fuggire dopo il delitto per raggiungere e rifugiarsi nella sua Corte di Gesualdo.
Oggi Invito a Corte ritorna nella città di Napoli per omaggiare il Principe con il dramma ‘Gesualdo da Venosa’ con la regia firmata da Giampiero Notarangelo che sarà in scena al fianco di Renata Caccese Capaldi, Alessandro Mastroserio, Adriana D’Agostino, Ciro Fiengo, Camilla Russo, Vincenzo Bosso, Marcello Romano, Marco Amodeo, Carmine Palma, Andrea Abbruzzese, Carlo Gambardella.
Invito a Corte è un’iniziativa di partenariato con : Segretariato Regionale della Campania del Ministero dei beni e delle attività culturali e turismo, Provincia di Avellino e Conservatorio di Musica di Avellino. Sostenitori dell’iniziativa sono : Touring Club Italiano, Istituzione Teatro Carlo Gesualdo di Avellino e Coldiretti Avellino.