Teatro: il “Gesualdo” si conferma palcoscenico regionale per la danza

AVELLINO – Da maggio a luglio 16 saggi di 14 scuole di danza provenienti da tutta la Campania con oltre 20 mila presenze attese.
Questi i numeri del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, eletto da un numero sempre maggiore di compagnie, come palcoscenico privilegiato per la danza classica e contemporanea.
 
Anche nel 2015 il teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino si conferma come una delle strutture preferite dalle scuole di danza della Campania per ospitare i saggi di fine anno che vedranno protagoniste le future etoille del balletto.
 
Per tre mesi, da maggio a luglio, il palco del Teatro comunale irpino, infatti, ospiterà 16 tra saggi e spettacoli messi in scena da 14 scuole di danza provenienti dalla provincia di Napoli ed Avellino e si trasformerà nel principale polo regionale dedicato della danza, con oltre 20.000 presenze attese.
 
Da “Arte in Movimento” di Avellino alla “Etoille di Paola Terracciano” di Cimitile, dalla “Compagnia della Danza” di Atripalda all’“Academy Dance Piera Guariniello” di Montoro Inferiore, dal “Centro Studi Danza e Movimento” di Avellino all’“Accademia Danzart” di Marigliano, dal “Centro Studi Danza Ballet” di Avellino alla “Pomigliano Danza” e all’“Accademia Danza e Spettacolo” di Pomigliano d’Arco, dallo “Spazio Danza” e dalla “Ars Nova Danza” di San Gennaro Vesuviano a “La Dance” di Atripalda, dall’“Accademia di Danza Sherazade” di Giuliano in Campania fino all’“Academy Royal Dancing” di San Giuseppe Vesuviano, le migliori scuole di danza della Campania hanno scelto il Teatro “Gesualdo” quale ribalta prestigiosa per i loro piccoli allievi.
 
«I numeri che il “Carlo Gesualdo” farà registrare tra maggio e luglio sono spia del grande prestigio conquistato e consolidato negli anni dal Teatro comunale irpino, eletto dalle Scuole di Danza di tutta la regione quale palcoscenico privilegiato per i saggi di fine anno – spiega il presidente Luca Cipriano – Raccogliamo i frutti di una grande professionalità messa a disposizione dei centri danza, di una dotazione tecnica di primissimo livello e di una struttura di grande appeal con un palcoscenico di circa 500 metri quadri, quattro piani che ospitano i camerini e una buca che, all’occorrenza, può ospitare le performance musicali dal vivo di un’orchestra».