Sibilia, il commendatore che non amava i “capelloni”

L’ex presidente dell’Avellino calcio Antonio Sibilia il 4 novembre prossimo spegnerà 94 candeline. L’ex patron biancoverde ha ricoperto la carica di presidente dell’Unione Sportiva Avellino dall’ottobre del 1970 a giugno 1975, dal 1982 al giugno 1983, e infine dal1995 all’estate del 2000, quando ha lasciato definitivamente la proprietà della squadra. Negli anni in cui l’Avellino militava nella massima serie diventò famoso in tutta Italia per gli innumerevoli strafalcioni linguistici e per il modo in cui gestiva non solo le finanze della società, ma anche i suoi calciatori. È nota, infatti, la sua avversità nei confronti dei “capelloni e di coloro che avessero orecchini, tatuaggi e ogni altro tipo di abbellimento estetico.