Gli Original Fans aderiscono all’iniziativa “Ridate dignità al basket”

AVELLINO – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Sono trascorsi poco più di dieci anni dalla prima esperienza del coordinamento ultras del basket e ci troviamo nuovamente costretti a prendere una posizione netta e distante dagli attuali vertici che controllano e decidono le sorti della pallacanestro. Uno dei passaggi chiave del comunicato del 2003 risulta fortemente ancora di attualità in parecchie piazze italiane: …siamo francamente tutti stanchi di vedere scomparire piazze storiche, che hanno fatto la storia di questa disciplina, come è ora di cacciare “uomini di affari” ed “avventurieri” che con l’avallo di questa Lega Basket, per il capriccio di un momento, cancellano anni di storia… Non voleva suonare come un nefasto presagio, ma a tutti gli effetti lo è stato. In altre città, durante questo decennio, la passione dei tifosi è stata prima cavalcata per raggiungere palcoscenici mai visti in precedenza e poi messa in ginocchio di fronte ad un fallimento od a qualche sciagura partorita con l’avallo di lor signori. Sorte simile è toccata a società di pallacanestro anche a livelli inferiori, piazze in cui la cultura del tifo e l’appartenenza alla propria città sono comunque concetti fortemente radicati. Se da qualche parte si sono già cibati gli sciacalli ci sono realtà in cui gli avvoltoi si stanno preparando a planare. Si ascoltano troppe sirene malevoli da più parti e troppo spesso si è sordi o si finge di non sentire; quasi sempre il tifoso normale, condizionato dai media, è l’ultimo a percepire la fine. Gli ultras sono stati gli ultimi a demordere; ma chi ha combattuto, cercando di mantenere fede agli ideali già esposti nell’estate del 2003, si è scontrato con realtà marce a diversi strati sociali-economici-politici, su livelli in cui è meglio non sapere come si amministrano gli interessi di chi prende le decisioni. Laddove una fiamma si è riaccesa è stato fondamentale il supporto dei gruppi ultras; nel bene o nel male il tifoso normale ha imparato a conoscerci e ha riconosciuto nell’ avallo del tifo caldo una sorta di garanzia di ideali riguardo ciò che la pallacanestro ha sempre rappresentato. Non stiamo a citarvi ogni singolo disastro compiuto da lor signori, ogni singola lotta, ma siamo certi che troverete fra i firmatari parecchi gruppi ultras che hanno corso il rischio di vedersi cancellare anni di storia, fatti di gloria e di sostegno, di passione per degli ideali, per un simbolo, per dei colori. Chi è riuscito finora a resistere l’ha fatto spesso sul filo del rasoio, con la consapevolezza di avere a che fare con individui ai quali della pallacanestro frega ben poco e ancor meno importa delle società sportive da loro gestite. E’ per questo fondamentale insistere affinché questo scritto raggiunga la massima diffusione in ogni piazza in cui il tifo per la pallacanestro è ancora vissuto con passione e ardore. L’ultimo episodio accaduto, quasi certamente il più eclatante, ci ha indotto di comune accordo a redigere il presente comunicato. Ferdinando Minucci, il boss della società Mens Sana Basket Siena che ha dominato l’ultimo decennio, lascia la squadra campione d’Italia in liquidazione durante il mese di Febbraio con un’inchiesta per frode fiscale a suo carico, da parte della procura; si indaga su pagamenti in nero. Ad aggravare la faccenda, rendendola potenzialmente devastante per tutto il movimento della palla a spicchi, arriva l’elezione del suddetto individuo a boss dei boss della Lega Pallacanestro di Serie A. All’alzarsi dei sospetti riguardo losche trame i suoi obbligati elettori, ex colleghi di quell’assemblea, hanno levato gli scudi difendendo la loro scelta di promuovere l’indagato. Lor signori ci dimostrano di non sapere dove sta di casa la vergogna, anche i suoi più recenti avversari sono passati da intentargli contro cause ad innalzarlo al potere. E’ bene considerare un po’ di concetti che stanno alla base della catena del malaffare permeato ai vertici del Basket italiano, chi li conosce già può saltare direttamente alla conclusione. La Lega Basket ha gli scopi di coordinare, indirizzare e sviluppare l’attività sportiva delle società; di programmare, gestire e promuovere i campionati e gli eventi da essa organizzati e svolge tutte le attività utili a perseguire tali scopi. Il suo massimo organo direttivo è il Presidente, detiene tutti i poteri di rappresentanza legale e di firma e ne dirige l’amministrazione ordinaria e straordinaria. La Commissione Tecnica di Controllo Com.Te.C. è un organo federale consultivo della F.I.P. ed esercita i controlli sull’equilibrio economico-finanziario delle società di pallacanestro professionistiche allo scopo di garantire il regolare svolgimento dei campionati. La Lega aderisce alla F.I.P. rispettandone lo statuto e i regolamenti, ma salvaguardando la propria autonomia. Quando c’è del denaro da amministrare, da gestire, da far circolare, ognuno pretende di essere padrone in casa propria, ci mancherebbe altro; ma quello che sta succedendo nelle stanze dei bottoni è agghiacciante e deve far preoccupare ogni tifoso di qualsivoglia società di pallacanestro. Abbiamo pensato che sia il caso di riflettere seriamente sul futuro che si vuole dare allo sport che più amiamo perché dall’eredità di macerie che sono state lasciate nel recente passato possono nascere solo altri disastri. L’unica via da seguire è quella che riconduce il basket alla passione incondizionata che risiede unicamente dentro i palazzetti, nello spirito delle curve, nel cuore dei tifosi; gli interessi dei quali devono essere riportati al centro di ogni questione riguardante la pallacanestro italiana. Uniti per questa causa reclamiamo il diritto di essere ascoltati e considerati e sin da subito vi chiediamo forte e chiaro di arrestare queste logiche terrificanti perché condurranno al disamore per la pallacanestro. RIDATE DIGNITA’ AL BASKET!!!