Museo Irpino-Carcere Borbonico, da Fidia a Warhol. L’epicentro dell’arte!

AVELLINO – Si può affrontare un tema delicato come il terremoto in modi diversi dal solito? É possibile parlarne in maniera non convenzionale o, addirittura, in termini artistico-culturali? Noi pensiamo di sì, e proviamo addirittura a farlo con una platea di bambini, provando a dimenticarci, per un pomeriggio, degli aspetti drammatici.
 
Attraverso le opere d’arte, dal mondo antico a oggi, presenteremo il fenomeno del terremoto dal punto di vista artistico, lasciando libera interpretazione alla creatività dei bambini.
Ritorna così sabato 30 novembre 2013, alle ore 17.00, un classico dell’offerta culturale in città: i nostri laboratori didattici per i piccoli ospiti dai 4 ai 12 anni.

ore 17.00 / 1° turno
per i bambini dai 4 ai 6 anni
 
ore 19.00 / 2° turno
per i ragazzi dai 7 ai 12 anni
Numero di posti limitati, obbligatoria la prenotazione (max 20 posti per turno)
 
ore 21.00 / chiusura mostra fotografica“L’Aquila volti e segni di un terremoto” di Roberto Grillo
 
Le attività rientrano nel programma di eventi “23/33”, un modo diverso, se possibile, per ricordare i 33 anni dal sisma dell’80, dall’interno di un museo e con attività didattiche e culturali, in parte cercando di attualizzare per ricordare – a chi non li ha vissuti o a chi, pericolosamente, ha dimenticato – tragedie come quelle dell’Aquila che continuano, purtroppo, ad accadere.

L’ex Carcere Borbonico resterà aperto fino alle ore 21.00 aderendo all’iniziativa Mibact “Una Notte al Museo”.

Da Fidia a Warhol è una delle tante Iniziative  di “straordinaria ordinarietà” organizzate dal Museo Irpino-Carcere Borbonico, che ne confermano il ruolo di vero e proprio ‘polo’ culturale in città.
Tutte le attività sono promosse dalla Provincia di Avellino e curate da Mediateur/ servizi al pubblico del Museo Irpino.