Sampdoria, ore contate per Delio Rossi, pronto Mihajlovic o Zeman

FORSE è arrivato al capolinea. Forse quella di Firenze è stata la sua ultima partita. Le ombre sopra la testa di Delio Rossi si allungano sempre di più, parlano di un Mihajlovic che sarebbe pronto a dire sì, a lasciare la Serbia, la nazionale che guida e che alle porte ha due amichevoli, essendo già fuori dalla corsa per la fase finale dei Mondiali, che avrebbe già le valigie pronte destinazione Genova (di sicuro piace al presidente Garrone e ai dirigenti doriani, ma con lui non è ancora stato raggiunto alcun accordo né sul compenso economico, né sulla durata del contratto), oppure di uno Zeman, che invece rappresenta l’attrazione forte, la suggestione che piacerebbe ai tifosi doriani, l’uomo che potrebbe rilanciare una squadra impaurita e con cui esiste già un’intesa, dopo un incontro avuto mercoledì scorso a Roma, una candidatura forte, che attira il presidente Garrone e i suoi più stretti collaboratori, ma che porta con sé anche alcune perplessità, fra cui, si dice, anche un non eccessivo entusiasmo da parte dello spogliatoio, da aggiungere alla scarsa malleabilità sui moduli da adottare (ha sempre giocato con il 4-3-3), intransigenza che porterebbe i giocatori ad adattarsi a lui e non il contrario, cosa che potrebbe apparire pericolosa, visto che non si tratta di un’assunzione estiva, ma di un incarico arrivato in corsa, a mercato chiuso.
Le ombre ci sono, sono consistenti, dopo il gran parlare dei giorni scorsi, ma Rossi, all’apparenza, le affronta in maniera abbastanza tranquilla, non come una persona destinata al patibolo. Certo, dopo la sfida di Firenze, l’espressione non è ilare, ma non potrebbe essere altrimenti, anche perché, al di là della sua sorte, che pare appesa ad un filo, c’è anche una sconfitta da digerire.
 
 
 
 
 
fonte: http://genova.repubblica.it/sport/2013/11/11/news/delio_rossi_al_capolinea_mihajlovic_supera_zeman-70704373/