Venerdì al Palazzo Vescovile incontro-dibattito sul tema “Bene comune e missione della Chiesa e del laicato cristiano nel mondo”

Di Antonio Guarino AVELLINO – Il Movimento Irpino per il Bene Comune, d’intesa con la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali della Diocesi di Avellino, ha organizzato per venerdi’ 25 0ttobre, alle ore 17:30, nel salone del palazzo Vescovile, un incontro-dibattito sul tema “Bene comune e missione della Chiesa e del laicato cristiano nel mondo”. I saluti iniziali saranno rivolti dal Vescovo, mons. Francesco Marino, dalla presidente del MIBC Elena Iannaccone e dal segretario generale della Consulta Gerardo Salvatore. La relazione tematica  sarà tenuta dal prof. Francesco Barra, dell’università di Salerno e il dibattito sarà moderato dal direttore del Corriere Ivana Picariello. L’iniziativa costituisce la prima tappa del percorso di formazione all’impegno sociale e politico dei laici cristiani impegnati nell’articolata realtà ecclesiale locale, nell’associazionismo di ispirazione cristiana e nei vari ambiti socio-politici e culturali della diocesi. Prima  della relazione la presidente del MIBC, Elena Iannaccone, illustrerà brevemente i tratti identitari e le finalità formative del Movimento, ormai al suo primo anno di presenza nella realtà socio-culturale irpina.  L’autorevolezza culturale del relatore, prof. Francesco Barra, offrirà una riflessione tematica coerente con i principi ispiratori del MIBC e con il più ampio orizzonte magisteriale della Dottrina sociale della Chiesa. La consapevolezza di un impegno coraggioso e responsabile del laicato cristiano, animerà il dibattito che scaturirà dalla relazione. L’incontro-dibattito costituirà il metodo socio-pedagogico del percorso formativo pensato dalla Consulta, imperniato sul nucleo tematico “ Educazione alla Cittadinanza responsabile”. Non è causale che in ordine ai contenuti e alle prospettive delineate sarà proprio il MIBC ad offrire il contributo socio-culturale per la promozione della cittadinanza responsabile tra i giovani, le donne, tutti gli uomini di buona volontà convinti che la fede è questione di convinzione profonda e di grandezza d’animo, di capacità di non avere paura dell’altro, ma di saperlo ascoltare con responsabilità, discernimento e rispetto.