Castel dell’Ovo – Il 24 ottobre l’inaugurazione della mostra personale di Federico Tammaro “Universi Sovrasensibili”

Di Antonio Guarino
NAPOLI – In occasione del XXXVII Congresso Nazionale Andaf che si terrà a Napoli, il 25 ed il 26 ottobre 2013 a Castel dell’Ovo, giovedì 24 ottobre alle ore 17.00 sarà inaugurata nella Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo la mostra personale di  Federico Tammaro, dal titolo “Universi Sovrasensibili”. Per buona Sorte dell’Umanità, di ogni cosa esiste sempre l’esatto contrario. Viviamo sempre nella contrapposizione degli opposti, in quella che ci appare una lotta insopportabile, ma che nella realtà è l’alimento principe della nostra anima. Come si potrebbe decidere per il “Bene” se non esistesse il “ Male”, come si potrebbe vivere una “Passione” se non si conosce la “Noia”? Gli “Universi Sovrasensibili” sono proprio quelle diverse condizioni dell’essere la cui interpretazione varia continuamente in funzione del punto di osservazione. Le opere di Tammaro suggeriscono sensazioni assolutamente opposte in funzione dello stato d’animo del visitatore. Un osservatore malinconico è pervaso dall’universo della melanconia, un’osservatore che vive un momento di felicità verrà pervaso dall’universo dei colori e della scanzonata voglia di vivere. In mostra una selezione di 16 coloratissimi lavori, quadri ad olio e tecniche miste, di diverso formato, concepiti intorno al concetto degli universi sovrasensibili, immaginari e paralleli, che cercano di trovare impossibili piani d’incontro tra gli opposti, come nell’opera “Rebis”, dove nell’esoterica fusione tra mondo femminile e mondo maschile, rappresentata attraverso l’incestuosa fusione dei corpi dell’Imperatore cinese Fuaxi e della figlia Nikua, il femminino nascente cerca nel buio una vana felicità. Nel cammino artistico di Tammaro il tema “del vedere al di là” si dipana in maniera continua: dagli olii del primo periodo alle tecniche miste più recenti; da “People”del 1992, dove un’umanità ribollente vive nel caos giornaliero (ma anche nella routine), a “Habla con ella” degli anni 2000, dove un uomo cerca di rientrare nel ventre materno, oppure vive un’orgia d’amore; al più recente “Infinito 2”, dove una folla viaggia verso l’infinito, oppure fugge da esso.